Un’esposizione di ceppi estirpati, originariamente di vitigno Barbera, selezionati e reinventati in forme inattese ed evocative dell’artista Ezio Ferraris; il tutto, nella cornice di un punto vendita e centro enoturistico realizzati in una collocazione, la rotonda di regione Opessina a Castelnuovo Calcea, nevralgica per il traffico nel sud Astigiano.
Questo il progetto “L’Anima del vino”, a cura della Cantina Barbera Sei Castelli e all’interno della sua rinnovata sede, inaugurato domenica mattina alla presenza delle autorità.
«Il progetto è testimonianza dei grandi risultati a cui la cooperazione sa arrivare – sottolinea Maurizio Bologna, presidente della Cantina – il nostro complesso è il frutto concreto di decisioni corali e condivise tra tutti i nostri 260 soci e il risultato della preziosa professionalità e della continua dedizione che il nostro staff ha messo in campo per l’apertura di una struttura che è un unicum della nostra zona».
A rimarcare la rilevanza di questa realtà è Mario Sacco, presidente di Confcooperative Piemonte Sud: «Con 260 soci viticoltori, 800 ettari coltivati, e l’85% della produzione dedicata al vino Barbera, la Cantina Sociale Barbera dei Sei Castelli è il maggiore produttore in assoluto di Barbera d’Asti. Questo progetto è la dimostrazione della potenza dello strumento cooperativo, che permette di costruire grandi progetti grazie al dialogo e alla condivisione di un obiettivo comune, che è la valorizzazione del territorio da tutti i punti di vista: lavorativo, economico, sociale. L’inaugurazione è un’occasione preziosa per riflettere insieme sul valore della cooperazione che contribuisce ad arricchire il nostro territorio unico grazie all’unione di bellezze paesaggistiche, culturali ed enogastronomiche». Concorde Roberto Morello, presidente di Confcooperative Fedagripesca Piemonte: «Queste iniziative che inauguriamo sono il risultato di un grande lavoro di squadra che è stato giocato all’insegna del confronto e della collaborazione. La progettualità di una cantina di primaria importanza quale Barbera dei Sei Castelli è un’ulteriore testimonianza del ruolo di grande valore della cooperazione nel territorio e nelle comunità in cui opera. Non solo: questo progetto apre una riflessione sull’importante ruolo trasversale dell’agricoltura, settore fondamentale per l’economia del territorio e anche per il turismo. Cooperazione è intersettorialità».
Fotoservizio Vittorio Ubertone