Casa di Riposo di Asti: contro il Coronavirus è in azione l’esercito
E’ la Casa di Riposo di Asti la prima RSA della provincia ad aver accolto l’esercito che si occuperà di sanificare gli ambienti di tutta la struttura. Gli infermieri e gli altri operatori della Brigata Alpina “Taurinense”, specializzati e addestrati nelle attività di disinfezione, sono arrivati questa mattina e si sono piazzati nel cortile del Maina per le operazioni propedeutiche ad entrare nella RSA dove sono stati accertati 22 pazienti positivi al Covid-19 e 4 operatori sanitari.
“I protocolli per la disinfezione preventiva utilizzati dal personale militare prevedono due fasi distinte. – fanno sapere dall’esercito – Nella prima fase viene operata la detersione degli ambienti, mediante l’utilizzo di sali di ammonio quaternari, che, oltre a pulire e rimuovere lo sporco dalle superfici trattate, permette l’attivazione delle sostanze utilizzate successivamente. La seconda fase prevede la disinfezione, mediante l’ipoclorito di sodio, ossia la candeggina, con lo scopo di rimuovere e uccidere gli agenti biologici con una funzione biocida”.
Le attività odierne rientrano in un piano di interventi che in questi giorni i militari dell’esercito stanno svolgendo a favore di decine di Residenze Sanitarie Assistenziali in tutte le ASL piemontesi, per sanificare circa 2.700 posti letto.
“Le operazioni di sanificazione sono in corso e verranno effettuate in tutti gli ambienti della struttura, corridoi, stanze comuni, spostando circa 300 degenti che non possono essere presenti durante la disinfezione – spiega il commissario straordinario della Casa di Riposo Giuseppe Camisola – La parte della struttura che ospita i pazienti Covid non sarà interessata dalle operazioni che sono state decise in accordo con la Prefettura e senza alcun costo per la nostra RSA”.
L’esercito, terminata la bonifica del Maina, continuerà le operazioni di pulizia in una trentina di altre strutture per anziani come disposto dall’Unità di Crisi.
(Foto di Maria Grazia Billi e Ago)