Il periodo di riabilitazione che Teresa Ebrille, 93 anni, ha trascorso alla Rsa Clinica San Giuseppe si è trasformato in momento di incontro e ricordo.
Come racconta il direttore sanitario, dott. Claudio Lucia. “Durante i vari colloqui che ho avuto con la signora nel corso della degenza – spiega – mi sono accorto che teneva molto ad un libro in cui era raccontata la sua storia. Pagine in cui parlava di quando, da ragazzina, terza di tre figli, abitava a Castagnole Lanze e appena quattordicenne fu designata come colei che avrebbe portato i messaggi dei partigiani di Giustizia e Libertà a quelli della II Divisione Langhe”.
La storia
I biglietti che Teresa, soprannominata Treccia, riceveva da Albino Mereu (Pino), comandante di distaccamento di Giustizia e Libertà, venivano nascosti tra il sottopiede e la suola delle polacchine indossate dalla giovane che in bicicletta, con coraggio e incurante dei pericoli e dei posti di blocco fascisti, li recapitava fino a Canelli alla maestra Lia, che a sua volta li consegnava al fratello Piero Balbo (Poli) della II Divisione Langhe.
Questa importante testimonianza è stata di recente raccolta dallo storico Beppe Fenocchio e pubblicata dalla Fondazione albese dedicata a Ugo Cerrato, grande amico di Beppe Fenoglio, con il titolo “Staffetta Partigiana Treccia”.
La presentazione
“Quando mi ha fatto leggere il libro, l’ho trovato subito molto interessante – continua Lucia – era una storia reale, avvenuta nelle nostre zone. Così ho deciso di organizzare una presentazione in clinica”
Un modo, questo, per riprendere i pomeriggi culturali che, prima di essere interrotti dalle ondate di covid e influenza, erano una consuetudine per la struttura. “Adesso che la situazione è più tranquilla, – sottolinea il direttore sanitario – la presentazione del libro sulla storia della signora Teresa è stato l’input per organizzare nuovi appuntamenti”.
All’evento hanno partecipato, oltre al dott. Lucia, anche Giorgio Odore, presidente della Fondazione albese, e le due figlie della signora Ebrille, Silvana e Laura, che hanno letto alcuni brani del libro.