Curare le ferite della pelle per aiutare quelle dell'animo. Questo è l'obiettivo che si pone "Save the Skin" progetto filantropico messo in campo dal dottor Claudio Ligresti, medico
Curare le ferite della pelle per aiutare quelle dell'animo. Questo è l'obiettivo che si pone "Save the Skin" progetto filantropico messo in campo dal dottor Claudio Ligresti, medico chirurgo di Asti, il quale tra un anno partirà con un'equipe di altri due colleghi, un anestesista e tre infermieri alla volta del Ruanda. In questa terra martoriata dai conflitti, Ligresti, che in Italia è tra i massimi esperti nella cura delle ferite dell'epidermide, insegnerà all'Università di Kigali e offrirà la sua collaborazione in sala operatoria, per mostrare come intervenire sulle lesioni della pelle più comuni, ma anche su ulcere o ferite provocate da incidenti domestici e su quelle, invece, causate a seguito di azioni belliche, che lasciano cicatrici o amputazioni deturpanti.
«L'intervento in Ruanda sarà organizzato sotto l'egida di IAWC, L'Italian Academy Wound Care -? spiega il dottor Ligresti -? e porteremo la nostra esperienza professionale e le nostre conoscenze a Kigali. Già come avviene ad Asti, formeremo medici, infermieri e personale paramedico su come intervenire sui tessuti molli in caso di ferita o ustione e sui protocolli di cura più efficaci». La missione durerà una decina di giorni e per questo intervento si è attivata una raccolta fondi per portare in Africa medicinali e materiali necessari per la sala operatoria e per le medicazioni. L'associazione che fa capo a IWAC ha già organizzato una serata benefica il 18 aprile scorso ad Asti, con ospiti Ettore Andenna, storico presentatore di Giochi Senza Frontiere, Giorgio Calabrese e Bruno Gambarotta, nel corso della quale sono stati raccolti tre mila euro.
«C'è ancora molto da fare. Nei prossimi mesi, organizzeremo altre iniziative, allo scopo di raccogliere fondi per finanziare questo progetto. L'equipe italiana partirà a proprie spese ma è necessario acquistare materiale del valore di un decina di migliaia di euro, che poi sarà lasciato a Kigali» chiarisce il dottor Ligresti, perché all'insegnamento in aula verrà affiancata anche la cura in sala operatoria. L'Accademia italiana IAWC, in cui insegna il dottor Claudio Ligresti, ha sede ad Asti, al Polo universitario. Qui, ogni anno, dopo una severa selezione, vengono formati medici, farmacisti, infermieri e fisioterapisti in un corso di perfezionamento post?laurea di tipo multidisciplinare, in cui si combina la ricerca all'innovazione tecnologica nella cura delle lesioni cutanee e croniche. La durata dell'accademia è di un anno, con inizio a ottobre. Dopo una seconda sessione a novembre, la didattica prosegue con i corsi specialistici di tipo clinico, per terminare con un esame finale e la discussione della tesi.