Il problema è sotto gli occhi di tutti gli astigiani: quando in città avvengono forti temporali, numerose strade e piazze finiscono sott’acqua, molte vie diventano impraticabili e il sistema delle caditoie e dei tombini va in tilt causando, tra gli altri, allagamenti anche di garage e cantine. Da più parti i cittadini puntano il dito contro il Comune accusandolo di fare poca o nessuna manutenzione della rete fognaria dove, anche a causa dei temporali, finiscono foglie, residui di asfalto e perfino immondizia. A occuparsi della manutenzione dei tombini e del sistema di regimazione delle acque meteoriche è l’Asp alla quale ci sono rivolti per chiedere informazioni sull’attività di manutenzione ordinaria e straordinaria di tombini e caditoie.
«Gli interventi di pulizia delle caditoie e dei pozzetti della rete fognaria sono effettuati dal personale Asp con l’ausilio di un apposito mezzo “canal-jet” – spiegano dalla sede della multiutility di corso Don Minzoni – Nella sola città di Asti, frazioni escluse, sono presenti oltre 10.000 caditoie. I tempi e la frequenza di pulizia possono essere influenzati da vari fattori, per esempio la caduta di foglie lungo viali alberati o la presenza di autoveicoli parcheggiati sopra le caditoie».
Ma chi decide dove intervenire e quando? «Al di fuori della programmazione periodica, – rispondono – la pulizia delle caditoie viene anche effettuata a seguito di segnalazioni della polizia municipale, dei tecnici comunali o dei cittadini». Quindi anche i cittadini sono invitati a segnalare un problema, possibilmente non solo attraverso i social, ma tramite le vie ufficiali. «Le segnalazioni, prese in carico e gestite in funzione delle priorità, possono essere trasmesse ad Asp telefonando al pronto intervento del servizio idrico 800 342433 oppure scrivendo all’indirizzo email info@asp.asti.it».
Segnalare è quindi utile, ma è prevista una pulizia straordinaria del sistema fognario dove sono più frequenti gli allagamenti? Ad esempio in piazza del Palio, via delle Corse, via Catalani, etc.? «Contrariamente al pensiero comune, – replicano dall’azienda – il problema degli allagamenti a seguito di forti temporali estivi (se non nubifragi), causati da un clima sempre più tropicalizzato con fenomeni molto intensi, di breve durata e generalmente localizzati in aree circoscritte, non è originato da caditoie o fognature ostruite, la cui pulizia periodica è comunque opportuna e programmata, ma dall’ingente volume di acqua che si riversa in un breve lasso di tempo su superfici impermeabili (strade, parcheggi, edifici)».
Dagli uffici dell’Asp ricordano che «nella giornata del 7 agosto, nella zona sud della città si sono registrati ben 32 millimetri di pioggia in appena 20 minuti (fonte dati Arpa). È necessario cioè un tempo ragionevole per collettare nella rete fognaria tutta l’acqua defluita sulle strade. Ne sia a riprova il fatto che, in alcuni casi, gli allagamenti si sono verificati in zone come piazza del Palio e via Perroncito, dove gli ultimi interventi con il canal-jet sono stati effettuati rispettivamente il 26 luglio e il 3 agosto. Alcune aree sono cioè maggiormente soggette ad allagamenti durante eventi di questa portata, in ragione, ad esempio, della conformazione del piano stradale che può creare bacini naturali di raccolta».
È però evidente che se il cambiamento climatico e la tropicalizzazione del clima provoca eventi estremi, con le note conseguenze, gli enti preposti sono tenuti a fornire risposte adeguate, in primis interventi strutturali sulle fognature per allargare le condotte e quindi la portata idrica che possono sostenere. Sono quindi previsti lavori straordinari per rifare e allargare parti del sistema fognario? «Sì, in particolare nella zona est della città. – concludono dall’Asp – Alcuni prossimi alla fase di appalto, altri in fase di progettazione».
[un tombino otturato in via Carducci – foto J.R.]