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Alunni della media Martiri della Libertà all’allenamento di calcio con ragazzi diversamente abili

Sabato scorso al Palazzetto dello Sport l’iniziativa di inclusione organizzata dall’associazione Sport Italy

Un’opportunità di inclusione: è quella che ha coinvolto, sabato scorso al Palazzetto dello Sport, la scuola media Martiri della Libertà e l’associazione Sport Italy, che organizza una scuola calcio per 15 ragazzi diversamente abili.
«La nostra associazione è nata nel 2019 – spiega l’allenatore Francesco Di Martino – e accoglie bambini e ragazzi dai 5 ai 19 anni, che presentano difficoltà a livello motorio o intellettivo, proponendo loro di fare allenamento al sabato mattina, dalle 10 alle 11, da settembre a giugno, nella bella stagione al Palazzetto dello Sport e nei mesi autunnali e invernali nella palestra della Eo Baussano. Il tutto con un rapporto molto diretto tra partecipanti e allenatori, solitamente di 1:1 o 1:2.  Visto che domenica scorsa ricorreva la Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, abbiamo pensato di organizzare, in occasione dell’allenamento di sabato, l’incontro con gli alunni della scuola media Martiri della Libertà, scuola frequentata da alcuni ragazzi della scuola calcio».

Il commento

«E’ stato un momento molto bello – commenta Di Martino – che ha visto l’adesione di 28 alunni di varie classi della scuola media, dalla prima alla terza, accompagnati da alcuni insegnanti. Si sono allenati con i nostri ragazzi e hanno avuto la possibilità di conoscere le abilità diverse che li caratterizzano, scoprendo che anche loro possono fare sport. Un’esperienza che potrebbe suscitare, tra i più sensibili, il desiderio, una volta raggiunta la maggiore età, di diventare volontari, allenatori o educatori. A questo proposito ricordo che come società siamo in crescita, tanto che ci mancano gli allenatori per poter accogliere nuovi ragazzi. Comunque auspichiamo, per settembre, di poter contare su nuove figure».
L’associazione “Sport Italy”, presieduta da Federico Bifulco,  non si occupa sono dei ragazzi, ma anche dei genitori, proponendo loro, mentre i figli giocano a calcio, lezioni di yoga o momenti di incontro durante cui possono confrontarsi sulle difficoltà che vivono quotidianamente, guidati dal counselor Mario Contalbi.

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