L’Astigiano punta a ricostruire i suoi tre Ambiti territoriali per dare maggiore incisività ad una serie di servizi per i cittadini. Questa mattina in municipio, ad Asti, si è svolta una riunione tecnica cui hanno partecipato l’assessore regionale Marco Gabusi, il vicepresidente della Regione Fabio Carosso, il sindaco di Asti Maurizio Rasero, l’assessore ai Servizi Sociali Mariangela Cotto, il presidente del Cogesa Davide Migliasso, il presidente del Cisa Asti Sud Matteo Massimelli, il sindaco di Villafranca Anna Macchia, il sindaco di Moransengo Piera Sesia (in collegamento), il direttore del Cisa Asti Sud Giuseppe Occhiogrosso, il direttore del Cogesa Maura Robba e il dirigente dei Servizi Sociali di Asti Roberto Giolito.
L’oggetto dell’incontro è stato proprio la revisione degli ambiti territoriali, in quanto la Provincia di Asti è costituita da un unico Ambito territoriale, il più grande in Piemonte, che vede al suo interno ben tre Enti gestori (Cisa, Cogesa e Comune di Asti).
Un territorio cosi vasto, con oltre 200.000 residenti infatti, ha richiesto e richiede una presenza capillare di servizi diversificati sul territorio. Ricondurre quindi il tutto ad un solo Ambito territoriale «si è rivelata un’operazione poco rappresentativa della realtà». L’esperienza di questi anni ha ribadito la necessità di dividere il territorio su più Ambiti.
Già in diverse occasioni il predetto auspicio è stato portato all’attenzione degli organi regionali oltre che di Asl e Centri per l’Impiego. Questi ultimi hanno concordato sulle indicazioni loro fornite ed anzi hanno rimarcato come la realtà astigiana costituisca un unicum in Piemonte. Pur con la volontà di aprire una discussione puntuale e motivata, è stato chiesto agli assessori regionali una rivisitazione dell’Ambito astigiano finalizzata a renderlo più adeguato alla realtà mediante una sua suddivisione sempre e comunque nell’interesse dei cittadini e dell’utenza dei servizi sociali in particolare.