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Attualità

Allearsi in vista dell’Expo, il Pd:
"Servono collegamenti ferroviari"

L'Expo di Milano 2015 deve diventare una possibilità per tutti, non solo l'occasione per una singola realtà. «Siamo alleati, non in competizione» per usare le parole del sindaco Fabrizio

L'Expo di Milano 2015 deve diventare una possibilità per tutti, non solo l'occasione per una singola realtà. «Siamo alleati, non in competizione» per usare le parole del sindaco Fabrizio Brignolo. E' questo il cuore del discorso della conferenza tenutasi venerdì in Municipio che ha fatto il punto sulle aspettative dell'Astigiano in vista dell'evento.

Alla presenza dei sindaci di Asti e Alessandria, Brignolo e Maria Rita Rossa, dell'onorevole Alessia Mosca (PD), del segretario provinciale del Partito Democratico Giorgio Ferrero e dell'assessore di Alba Giovanni Bosticco, sono state presentate le iniziative e i suggerimenti che guardano al prossimo anno. Moderatrice dell'incontro il consigliere regionale del PD Angela Motta.
Lavorare insieme e sfruttare tutte le occasioni che precedono Expo come trampolino di lancio. Come il bicentenario di don Bosco e il possibile riconoscimento del Monferrato delle Langhe e del Roero da parte dell'Unesco, tanto per citare due grandi progetti che interessano il nostro territorio.

Inoltre, come sottolineato dall'onorevole Mosca, sarà fondamentale sfruttare il semestre di presidenza europeo dell'Italia e sfruttare le iniziative che si terranno prima dell'Expo, come il vertice dei capi di stato e di governo dell'Asia Europa meeting, Asem, che si terrà proprio a Milano. Puntare sull'Expo non vuol dire solo puntare sui fondi, ma anche far sì che le istituzioni si impegnino per le iniziative ad esso collegabili e soprattutto, dato il tema scelto per Milano 2015, Nutrire il Pianeta, far sì che esse tutelino i marchi e i nostri prodotti. La volontà è quella di creare una regione turistica che, riconoscendo le varie differenze delle realtà coinvolte, riesca a sfruttare queste varietà come una ricchezza, diventando un'attrattiva concreta per i flussi turistici previsti per l'esposizione di Milano.

Flussi che si sta cercando di potenziare. Per fare questo, per sfruttare tutte le possibili ricadute occupazionali, è necessario "aggredire" il mercato, imporsi in rete e aprirsi a collaborazioni. Fare in modo che il Piemonte diventi una realtà meglio conosciuta nel mondo. Una realtà ricca di cultura e a breve distanza dal cuore dell'Expo, che non può permettersi di perdere con la concorrenza di altre realtà. Nei vari interventi dei relatori e del pubblico in sala, con vari rappresentanti di associazioni e cooperative come Cna, Fondazione Cassa di Risparmio e Confartigianato, si è sottolineata la necessità di potenziare le infrastrutture risolvendo, a esempio il problema dei collegamenti dal sud Piemonte per Milano; tema che andrà discusso con le ferrovie. Ma fondamentali saranno i collegamenti tra gli stessi territori coinvolti dal progetto.

Si tratta di offrire al turista un'offerta integrata: si stima che circa il 20% dei turisti per Milano transiterebbero nella nostra "regione turistica". Sarà fondamentale quindi farsi notare, presentarsi in rete sfruttando l'Expo, offrire non solo vitto e alloggio con grande qualità, ma integrare con la disponibilità delle varie attrattive. «Serve un'organizzazione capillare – hanno suggerito dal pubblico – non possiamo permetterci di non puntare sull'aperture di attrattive come musei e castelli. Il Piemonte deve diventare deve impegnarsi per diventare una realtà sempre più conosciuta a livello mondiale».

d.b.

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