Anche ad Asti i sindacati si mobilitano per una nuova manifestazione contro le morti sul lavoro e l’uso del caporalato, soprattutto in agricoltura. L’appello per i cittadini è di partecipare all’evento in programma mercoledì 26 giugno. alle 18, in piazza San Secondo.
«Ogni giorno in Italia muoiono tre lavoratori per la logica del profitto ed una diffusa illegalità spesso impunita – commentano i promotori dell’iniziativa – La morte di Satnam Singh è la chiara dimostrazione che abbiamo superato il segno: siamo oltre il disumano, la logica del profitto e del risparmio. L’indifferenza di una parte della politica e il colpevole ritardo con cui si provvede all’applicazione delle norme sfiora la collusione. A Latina tutti sapevano e nessuno ha fatto nulla. La piaga del caporalato colpisce ancora oggi molte parti di Italia, da Nord a Sud da Est ad Ovest. Il rischio che uno straniero rimanga vittima di un incidente mortale è il doppio rispetto ad un lavoratore italiano. Così come gli incidenti mortali con maggiori vittime si registrano nei subappalti Brandizzo, Firenze, Bargi (Bologna) a Casteldaccia (Palermo)».
Cgil, Cisl e Uil chiamano a raccolta la cittadinanza «per dire basta ai caporali, agli appalti al massimo ribasso, ai morti ed agli incidenti sul lavoro». Al flash mob in piazza San Secondo sono invitate tutte le istituzioni, le organizzazioni datoriali i cittadini, e tutti coloro «che vogliono manifestare il proprio orrore rispetto a questa mattanza».
[nella foto Satnam Singh, il bracciante morto dopo un drammatico incidente sul lavoro a Latina]