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Il caso

Anche ad Asti via libera all’installazione degli “Scudi blu” per proteggere i monumenti in caso di guerra

La richiesta è stata fatta dalla Diocesi richiamando quanto previsto dalla Convenzione dell’Aja del 1954

La Giunta Rasero ha approvato l’installazione del contrassegno “Scudo blu”, previsto dalla Convenzione dell’Aja del 1954, per la tutela dei beni culturali in caso di conflitto armato. Una richiesta che nasce dalla collaborazione tra la Diocesi di Asti e Croce Rossa.

Lo Scudo blu sarà posto sui beni culturali di importanza cruciale presenti sul territorio. Questa misura di protezione, prevista dalla Convenzione dell’Aja, mira a salvaguardare il patrimonio storico e artistico locale contro gli effetti distruttivi di un potenziale conflitto armato. L’iniziativa si inserisce nel contesto di una campagna più ampia per la protezione dei beni culturali, che ha coinvolto la Diocesi di Asti nell’ambito dell’Accordo di Cooperazione tra la Croce Rossa Italiana e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani.

Il sistema dello “Scudo Blu” (art. 17.2 della Convenzione) nasce come risposta alla massiccia distruzione di beni culturali avvenuta durante la Seconda Guerra Mondiale. La Convenzione dell’Aja per la protezione di beni culturali in caso di conflitto armato, realizzata sotto l’egida dell’Unesco e ratificata dall’Italia nel 1958, disciplina la tutela dei beni “mobili o immobili, di grande importanza per il patrimonio culturale dei popoli””. Tocca agli Stati membri predisporre, già in tempo di pace, le misure appropriate di tutela. Il contrassegno che verrà affisso è uno scudo, appuntito in basso, inquartato nella Croce di Sant’Andrea, di blu e di bianco.

Ad Asti uno “Scudo Blu”, nei modi e nei tempi non ancora definiti, sarà installato nella chiesa e canonica di San Pietro (corso Genova 14), chiesa di Santa Caterina (corso Alfieri), chiesa di San Paolo (piazzetta San Paolo), Cattedrale di Santa Maria Assunta (piazza Cattedrale), Museo Diocesano San Giovanni e area archeologica (via Natta), chiesa di Santa Maria Nuova (piazza Santa Maria Nuova), chiesa di San Secondo (piazza San Secondo), chiesa di San Martino (piazza San Martino), chiesa di Nostra Signora di Viatosto (frazione Viatosto), Palazzo del Seminario (piazzetta del Seminario) e al Palazzo del Vescovado (via Carducci 50).

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