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Attualità

Anche da Asti parte il tentativo di uscire dalla “gabbia europea”

Sabato mattina in piazza Alfieri si presenta il partito fondato dall’ex senatore dei Cinque Stelle Gianluigi Paragone

E’ nato anche nell’Astigiano un circolo politico di “ItalExit No Europa per l’Italia” fondato dall’ex parlamentare del Movimento 5 Stelle Gianluigi Paragone. Il senatore, dopo aver rotto con i vertici pentastellati accusandoli di aver, in sostanza, tradito gli ideali e la missione che si erano con le ultime elezioni politiche, ha deciso di continuare per la sua strada creando un nuovo soggetto che punta ad accogliere non solo i Cinque Stelle delusi, ma anche chi non vuole più avere a che fare con quella che Paragona definisce “la gabbia” dell’Europa.

Domani, sabato 19, ItalExit si presenterà ufficialmente agli astigiani nel gazebo che sarà allestito, dalle 9,30 alle 12, in piazza Alfieri.

Alla presentazione del circolo saranno presenti i coordinatori del Piemonte e quelli della Provincia di Asti, il referente, Franco Quaglia, e altri membri del circolo locale.

Verranno presentate alla cittadinanza le proposte del nuovo partito quali «la sovranità monetaria dell’Italia, – spiegano dal sodalizio – e l’uscita dalla “gabbia” di questo modello di Europa».

«Non riconoscendosi più nelle formazioni attualmente in Parlamento, e interpretando il sentimento di larga parte della classe media silenziosa e trasversale, – continuano i promotori del nuovo soggetto politico – Italexit inizia la sua vita partecipativa offrendosi al dialogo con coloro che vorranno conoscere e informarsi su questa nuova proposta».

Sul sito internet del partito è disponibile il Manifesto del partito e i suoi obiettivi: «Gli italiani si meritano un’Italia forte, libera e indipendente, che recuperi la propria sovranita? e sia di nuovo capace di autodeterminarsi – si legge nell’incipit del documento – Di fronte al fallimento del neoliberismo e della globalizzazione sfrenata, ora piu? che mai e? necessario un radicale cambio di paradigma. C’e? da cancellare gli effetti nefasti degli ultimi trent’anni di politiche antipopolari e ricostruire una societa? all’insegna dei diritti e dei valori della nostra Costituzione. Queste sono le nostre parole d’ordine per un’Italia che si desti dal torpore e sappia affrontare le sfide dei tempi a venire. Sarà? una strada dura, ma con l’aiuto di tutti ce la faremo».

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