Ieri, 11 febbraio, si è celebrata in tutta Europa la Giornata Europea del Numero Unico di Emergenza 112, un servizio fondamentale per la sicurezza e il soccorso dei cittadini. In Piemonte questa giornata ha offerto l’occasione per fare il punto sull’attività delle Centrali Uniche di Risposta (CUR) e per sottolineare l’eccellenza del sistema regionale a livello nazionale.
Nel corso del 2024, le CUR di Grugliasco e Saluzzo hanno gestito un volume significativo di chiamate: 2.450.000 contatti ricevuti, di cui il 46% inoltrato alle centrali operative di secondo livello. Le chiamate inoltrate sono state indirizzate principalmente alle Forze dell’Ordine e all’Emergenza Sanitaria Territoriale (entrambe con il 46%), seguite dai vigili del fuoco (8%). Sono state gestite 144 chiamate inoltrate alla Guardia Costiera per soccorsi sul Lago Maggiore.
Il sistema NUE 112 in Piemonte, gestito da Azienda Zero, si distingue per la sua capacità di fornire una risposta rapida alle emergenze. Una caratteristica fondamentale è la geolocalizzazione del chiamante tramite GPS, che permette agli operatori di individuare rapidamente il luogo dell’emergenza e di trasferire le informazioni alle centrali operative competenti. La velocità di risposta è un altro punto di forza, con una risposta garantita entro 5 secondi e un richiamo immediato in caso di mancato contatto.
Inoltre, il servizio è accessibile anche ai cittadini non udenti grazie al sistema “112 Sordi”, attivo dal 2021, che consente di segnalare emergenze tramite una piattaforma dedicata. Il NUE 112 offre anche un supporto multilingue per assistere i cittadini di diverse nazionalità.
«Il NUE 112 – ha sottolineato l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi – rappresenta non solo un servizio regionale, ma un’eccellenza nazionale che dimostra la capacità e la professionalità della Regione Piemonte nel garantire prestazioni di alta qualità, mettendo a disposizione risorse e competenze per tutto il territorio».
Il direttore generale di Azienda Zero, Adriano Leli, ha sottolineato l’importanza del sistema come «elemento cardine della rete integrata di soccorso» e ribadito l’impegno sociale verso la popolazione piemontese.