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Meli Diego 2023
Attualità
Intervento

«Anche quest’anno supplenti in attesa del pagamento dello stipendio»

La denuncia di Diego Meli, segretario regionale Uil scuola, sindacato che lo vede anche responsabile della sede astigiana

«Anche quest’anno si è verificato un problema che si ripete da tempo: insegnanti e personale Ata, supplenti con incarichi di alcuni mesi, non vengono pagati nei tempi previsti e rimangono senza stipendio per settimane o mesi».
A parlare è Diego Meli, segretario regionale Uil scuola, sindacato che lo vede anche responsabile della sede astigiana.

La questione

«L’annosa questione – precisa – riguarda docenti o dipendenti Ata (collaboratori scolastici, impiegati tecnici e amministrativi) che accettano incarichi di supplenza definiti in gergo “brevi”, ovvero di pochi mesi e non annuali. Parliamo, quindi, dei lavoratori precari più deboli, per esempio di giovani insegnanti che, per cominciare ad accumulare punteggio al fine di entrare nel mondo della scuola, sono disposti a trasferirsi dalla città di residenza per svolgere l’incarico ottenuto. Questo personale è retribuito direttamente dalle scuole, tramite i fondi “girati” dal Ministero dell’Istruzione a questo scopo. Ma spesso capita che questi fondi si esauriscano, per cui gli istituti non possono più provvedere al pagamento degli stipendi fino a quando il Ministero non ne “rimpingua le casse”. Ovviamente la situazione non è generalizzata ed è legata principalmente al numero di supplenti di cui una scuola si avvale per coprire assenze legate a maternità, periodi di aspettativa e malattia. Ma io ne faccio una questione di principio: è possibile che nel 2024 lo Stato non sia in grado di retribuire puntualmente i lavoratori? Ci sono insegnanti e dipendenti Ata che ancora attendono lo stipendio di novembre».

La richiesta

Come ogni anno in questo periodo il sindacato si è rivolto al Ministero dell’Istruzione per chiedere di risolvere una volta per tutte il problema. «Questa situazione – conclude Meli – va sanata in fretta. Abbiamo saputo che è stata effettuata una prima emissione speciale di fondi alle scuole, che sarà seguita da una seconda tranche il 27 gennaio. Verificheremo se il pagamento sarà effettuato e se sarà risolutivo, in modo che i lavoratori in questione non abbiano più stipendi da attendere».

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