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Attualità, Sport

Andrea Mari: “Con Santa Maria Nuova facile trovare l’accordo”

Una svolta netta quella dettata dalla dirigenza della “Signora”: “Brio” rimpiazzerà Gigi Bruschelli, fantino dei rosazzurri negli ultimi due Palii

“Natale rosazzurro”

“Natale rosazzurro” al Ristorante Cà Vittoria di Tigliole: graditissimo ospite della serata il fantino Andrea Mari, detto Brio, che nel 2020 difenderà i colori del Comitato presieduto da Gianluca Panetto. Una svolta netta quella dettata dalla dirigenza di Santa Maria Nuova: Mari rimpiazzerà Gigi Bruschelli, monta del Borgo rosazzurro negli ultimi due Palii. Occasione propizia per intercettare il fantino di Rosia, come sempre gentile e disponibilissimo nel rispondere alle nostre domande.

Annata in chiaroscuro

Ad Andrea Mari abbiamo chiesto di tracciare un bilancio dell’annata da poco andata in archivio.
«Non si può certo dire che tutto abbia funzionato al meglio – esordisce – in quanto non ho corso a Legnano e ad Asti. Inoltre a Siena, nel Palio d’agosto, sono andato ad un soffio dalla vittoria per il Bruco su Schietta. Proprio sul bandierino, a beffarmi, è stato lo “scosso” della Selva. Ancor oggi mi girano le scatole, ma non ho nulla da rimproverarmi poiché ho fatto tutto quello che potevo.»

I motivi della rinuncia a correre per San Secondo

Nella disamina partiamo da Asti: dovevi correre per San Secondo, invece poi…
«Invece poi non si è fatto nulla poiché il cavallo che avrei dovuto montare, Bomario da Clodia, ha lamentato dei problemi fisici e l’alternativa che avevo preso in considerazione, Vankook, si è infortunato seriamente ad un posteriore a pochi giorni dalla corsa. Con la dirigenza biancorossa ero stato chiaro: se non avessi potuto disporre di nessuno dei cavalli che mi “garbavano” non avrei corso e così è andata. Con mio grande dispiacere, poiché San Secondo è uno dei Rioni più importanti della corsa di Asti. Però, non avendo le carte in regola per poter gareggiare al meglio e quindi competere per la vittoria ho rinunciato. In scuderia avevo anche Preziosa Penelope, ma purtroppo non era qualificata non avendo preso parte alle precedenti prove di addestramento».

Analogie con Legnano

A Legnano dovevi correre per San Martino….
«Situazione per certi versi analoga ad Asti, quando si va in pista non lo si fa per una “comparsata”. Bisogna sempre puntare all’obiettivo massimo. Mancavano i presupposti. Ora il rapporto con San Martino si è chiuso e a maggio 2020 correrò per Sant’Erasmo. Esattamente la Contrada dove volevo accasarmi: sono riuscito a coronare il mio sogno».
Siena: eri il fantino di Contrada del Bruco, un accordo però non più in essere…
«Ma col Bruco i rapporti sono rimasti ottimi. Abbiamo fatto delle considerazioni, non ultima quella che non prevede per il Bruco la partecipazione di diritto a nessuna delle due “Carriere” del 2020. In ogni caso, in futuro, le nostre strade potrebbero tornare ad incrociarsi e pertanto rimontare in un Palio per i gialloverdi è una possibilità tutt’altro che da escludere. Non c’è stato con il Bruco alcuna rottura traumatica o definitiva, anzi. E questo mi preme precisarlo».

I contatti con Santa Maria Nuova

Come è nato il contatto con Santa Maria Nuova?
«Mi ha chiamato il Rettore Panetto per valutare la mia disponibilità a montare per il suo Borgo. Anche se, a dire il vero, con Santa Maria Nuova i rapporti erano preesistenti. Alcuni dirigenti rosazzurri, in occasione delle trasferte senesi degli anni precedenti, erano passati a trovarmi. Visite di cortesia, sicuramente, ma l’amicizia c’era, eccome se c’era. Trovare un accordo per il 2020 è stato quindi assai facile.»

Sui cavalli cambio di strategia

Hai già un’idea su quale mezzosangue porterai ad Asti?
«C’è tempo, Asti è a settembre. Abbiamo un intero anno davanti e con i responsabili della corsa del Borgo rosazzurro prenderemo in considerazione diversi esemplari. Personalmente cambierò strategia e non ripeterò più gli errori commessi quest’anno, concentrando le mie attenzioni su un solo soggetto. Bisognerà operare ad ampio raggio e fare valutazioni attente per presentarci competitivi al massimo a settembre».

Scuderia al top

La tua scuderia?
«Ben fornita. Ho quattro purosangue, due miei e due di proprietà di Sant’Erasmo. Un’ampia scelta quindi in vista di Legnano. Ovviamente ho pure diversi mezzosangue, alcuni giovani e arrivati da poco ed altri più esperti. Sono molto soddisfatto del parco-cavalli di cui dispongo».
Quali sono le tue ulteriori prospettive d’ingaggio in vista della stagione che verrà?
«Di Asti e Legnano abbiamo detto: Santa Maria Nuova e Sant’Erasmo sono situazioni definite. A Siena, sia a luglio che ad agosto considerando le Contrade sicure di correre, sono messo piuttosto bene».

Fucecchio, discorso aperto

Direi che manca solo Fucecchio…
«Si, proprio così. Rispondo dicendoti che a Fucecchio i rapporti con la Contrada delle Botteghe sono buoni e le probabilità che io possa montare lì sono elevate. Resta però da tenere in considerazione l’aspetto legato alla “tratta”, un passaggio obbligato che spesso sposta le dinamiche di Palio».
E’ un Andrea Mari carico, voglioso e motivato: Asti è una piazza sulla quale, dopo le problematiche del 2019, punta forte. Facile ipotizzare, quindi, un “Brio” battagliero. Per la gioia della “Signora”!

Nella foto in alto, da sinistra: il Rettore Gianluca Panetto, Andrea Mari e lo storico e pittore Fabrizio Fassi, autore dell’opera che il fantino esibisce

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