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Angela Motta: «Ho credutosin dal principio in Matteo Renzi»
Attualità

Angela Motta: «Ho creduto
sin dal principio in Matteo Renzi»

Angela Motta è candidata al Consiglio Regionale per il PD che sostiene Sergio Chiamparino. E' stata eletta per la prima volta in Consiglio Regionale nel 2005 nella lista maggioritaria; è stata

Angela Motta è candidata al Consiglio Regionale per il PD che sostiene Sergio Chiamparino. E' stata eletta per la prima volta in Consiglio Regionale nel 2005 nella lista maggioritaria; è stata vicepresidente del gruppo La Margherita fino al novembre 2007 quando è stato costituito il nuovo gruppo del Partito Democratico, a cui ha aderito. Nel 2010 è stata rieletta in Regione (quota proporzionale), nella circoscrizione di Asti.
Alle elezioni regionali del 2010, lei risultò il candidato più votato nella provincia di Asti con 5011 preferenze. Si aspetta di raggiungere un simile risultato anche questa volta?
Non sono in grado di fare un pronostico perché si tratta di un'elezione molto diversa rispetto al 2010. E' difficilmente paragonabile perché quest'anno si verifica una "convergenza di elezioni", europee, regionali e comunali. Gli elettori si troveranno quindi di fronte tre schede, tutte con preferenze e il rischio confusione è alto, così come la tendenza a concentrarsi sul voto dell'elezione che si avverte come più vicina. E' proprio per questi motivi che la campagna elettorale sarà impostata sullo "spiegare il voto" agli elettori, sottolineando l'importanza della preferenza.

Come pensa di riuscirci concretamente?
Essendo presente sul territorio con incontri più piccoli e capillari.
Di recente, in un'intervista, Sergio Chiamparino ha dichiarato che è necessario "recuperare la dignità della politica". Come pensa che questo sia di fatto possibile dopo che il Consiglio Regionale è stato travolto da "rimborsopoli"?
Noi ne siamo usciti con richiesta d'archiviazione e possiamo essere quelli che hanno titolo e buon diritto di dire che vogliono cambiare la politica e renderla più vicina alla gente. Non tutti i politici sono uguali e i comportamenti corretti devono essere premiati; noi possiamo dire di essere credibili e intendiamo ridare valore e forza a questo territorio.

In Regione, lei si è occupata in particolare di sanità, agricoltura e trasporti, in questi ambiti e non solo, quali sono i punti da portare avanti che sente come più urgenti per la provincia Asti?
Continuerà il mio impegno per evitare che l'ospedale di Asti venga depauperato nei confronti di quello di Alessandria, facendo valere le competenze, le potenzialità e le eccellenze dei reparti del nostro ospedale. Altro punto centrale è il trasporto pubblico locale, si corre il rischio che a settembre gli studenti che abitualmente si recano a scuola con i pullman provenienti dai paesi, si vedano ridurre notevolmente le corse. Proprio in questi giorni sono stata a fianco degli autisti e degli studenti che protestano contro i tagli, non possiamo occuparci della disoccupazione se non salvaguardiamo i lavoratori e se proprio noi facciamo chiudere le aziende. Spesso le linee ferroviarie e il trasporto su gomma si sovrappongono in orari e servizi, occorre dunque una riorganizzazione dei trasporti che sia a vantaggio di tutti. Poi c'è la scommessa dell'Expo 2015 che non possiamo perdere. Dobbiamo riuscire a creare economia e attirare turisti sul territorio non limitandoci al periodo di durata dell'Expo, ma anche oltre. Tra le battaglie fatte poi, c'era quella di mantenere i Coni -Comitato Olimpico Nazionale Italiano- provinciali sui nostri territori. La nostra è una provincia che ha tante società sportive che devono essere aiutate e sostenute e il costo non può gravare sulle famiglie. Il Coni di Asti è tra i più attivi, sia per il lavoro a supporto delle società, sia per la valorizzazione dello sport nelle scuole.

Il lavoro attraversa un momento di enorme difficoltà. Nel gennaio scorso, lei scrisse una lettera aperta a Matteo Renzi in cui gli chiese di affrontare la situazione di emergenza che strangola imprese e lavoratori. Le ha risposto?
In quella lettera ho chiesto particolare attenzione alle imprese, perché un imprenditore non può pensare di avere il suicidio come unica soluzione ai suoi problemi. Senza imprese non c'è lavoro e bisogna dare speranza di futuro a quanti vivono oggi con difficoltà, ai giovani precari, a chi è stato espulso troppo presto dal mondo del lavoro. Lo si può fare con interventi che facciano sì che i giovani non vadano all'estero e chi ha perso il lavoro a 45 anni, trovi la formazione adeguata per ricollocarsi. La risposta di Matteo Renzi c'è stata, recentemente ci siamo visti ad Asti e a Torino e ha confermato la sua attenzione su questi punti, sono orgogliosa di avere creduto in lui e di averlo sostenuto fin dall'inizio.

Lei è attiva anche sui social network. Cosa pensa della rete per fare politica?
E' uno strumento importante, ma per me non è prioritario. Credo ancora molto nel contatto e nel confronto diretto con le persone, certo bisogna sapersi modulare su entrambe le cose.
Quale clima sta riscontrando in questa campagna elettorale?
Posso dire che c'è un buon riscontro, quando le persone ti avvicinano senza il bisogno che sia tu a fermarle, è positivo, significa che il lavoro che ho fatto in questi anni è stato riconosciuto.
Cosa si sente di dire a chi pensa di non votarla o è indeciso?
Direi che l'esperienza, la competenza e il lavoro fatto in questi anni sono la mia garanzia e spero che ciò venga premiato. Le chimere non sono mai buone consigliere, occorre guardarsi intorno e vedere chi ha portato buoni risultati e buone relazioni a vantaggio del proprio territorio.

Alessia Conti

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