Lunghi fino al ginocchio
Anita: sguardo dolce, una dose di timidezza d’ordinanza, la passione per il ju-jitsu e una generosità ben più grande dei suoi 9 anni.
Ieri, accompagnata da tutta la sua famiglia (papà Saverio, mamma Angela e sorella maggiore Chiara), si è presentata nel salone di acconciature Piazza Roma 13 perchè aveva un appuntamento importante con il parrucchiere Andrea.
Mai tagliati fin dalla nascita
Di quelli importanti, che fanno capire subito di che pasta è fatta una personcina. Anita ha infatti preso la decisione di tagliarsi i lunghi capelli mai tagliati, neppure spuntati fin dalla nascita.
Un vanto, quello dei suoi capelli castani che arrivavano quasi alle ginocchia. Ma anche una parte così importante di Anita che da sempre se li sente sulla schiena e che ha imparato la pazienza di lavarli, asciugarli, pettinarli, legarli per combattere l’afa estiva e per le lezioni di attività fisica.
La decisione più importante
Per Anita, però, è venuto il tempo di separarsi dai suoi capelli. Un modo di crescere e di provare qualcosa mai provato in questi suoi nove anni: il piacere di scuotere la testa e giocare con i capelli con il nuovo taglio sbarazzino all’altezza della spalla.
Ma quello che ha fatto grande l’importante decisione presa da Anita non è il nuovo taglio di capelli. E’ il motivo che l’ha spinta a farlo, aiutata e sostenuta dalla famiglia.
“Un Angelo per Capello”
Anita ha infatti pensato alle persone meno fortunate e ha voluto che i suoi capelli non finissero nella pattumiera del parrucchiere. I genitori hanno contattato l’associazione “Un Angelo per Capello” e si sono accordati per inviare la lunga, setosa e splendida treccia di capelli di Anita.
La onlus raccoglie in treccia i capelli tagliati delle generose donne (e bambine, come in questo caso) per inviarle ad un’azienda specializzata che le lavora e le commercializza.
In cambio parrucche per malati
In cambio l’associazione ottiene parrucche inorganiche che vengono offerte gratuitamente ai pazienti oncologici che, a causa dei trattamenti per la loro malattia, hanno perso i capelli.
Solo chi ha percorso il passaggio stretto della malattia oncologica sa quanto sia importante per i malati dare continuità all’immagine del corpo spesso trasformata dalle cure o dagli interventi.
Un gesto che dà forza nelle cure
Mantenere il proprio aspetto, spiegano dall’associazione, conferisce sicurezza personale e aiuta a pensare che nulla sia cambiato. «Migliorando la qualità di vita del paziente è possibile affrontare con più fiducia la lotta contro la malattia».
Bell’esempio, quello dato da Anita, che può essere seguito senza alcun sforzo da chiunque decida di “darci un taglio”.
Contatti: info@unangelopercapello.it oppure www.unangelopercapello.it