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Attualità
Intervista

Antonio Siri: «A Nizza buone prospettive. Cavalli? Ancora nulla di deciso»

Il fantino nato a Burgos (Sassari) ha già vinto in stagione i Palii di Castel del Piano e Feltre

Antonio Siri, detto Amsicora, ingaggiato ad Asti per il Palio 2022 dal Comune di Nizza, ha costruito la sua vita e tutta la sua carriera di fantino sulla fierezza, l’orgoglio e la caparbietà. E’ onesto, coerente e lineare nel rapportarsi con gli altri: le cose non le manda a dire, preferisce comunicarle di persona, anche a costo di apparire scomodo.

Il suo palmares personale, relativamente ai risultati ottenuti nei Palii, è di tutto rispetto: tre vittorie a Castel del Piano (2011, 2017 e lo Straordinario 2022) ed altrettante a Monticiano (2008, 2009 e 2010). Due trionfi a Legnano (2010, La Flora e 2019, San Domenico); due successi pure a Feltre (2009 e 2022) e a Bientina (2008 e 2014). Infine una vittoria a Piancastagnaio (2008) ed una anche a Casole d’Elsa, datata 2009.

Negli ultimi anni, soprattutto in seguito alla pandemia che ha duramente penalizzato il mondo dei Palii, Siri ha intensificato in maniera sensibile la sua attività in ippodromo meritandosi lo scorso 6 marzo, come da regolamento, dopo aver raggiunto la trentesima vittoria, il pass per montare tra i fantini professionisti. Il successo numero 30 per il fantino nato a Burgos (Sassari) nel 1986 è arrivato alle Capannelle di Roma su Muntany.

Iniziamo la nostra chiacchierata domandando ad Antonio di tracciare un bilancio della stagione 2022, anche se forzatamente ancora parziale.
«Mi ritengo soddisfatto – esordisce – poiché nella gran parte dei casi i Palii a cui ho partecipato mi hanno regalato delle belle soddisfazioni. Finora ho vinto lo straordinario di Castel del Piano e a Feltre per il Duomo su Bosea. E la stagione non è ancora finita: mi restano ancora un paio di cartucce da sparare».

Chiaro il riferimento ad Asti e al Palio ordinario di Castel del Piano.
«Si, a Castel del Piano difenderò nuovamente i colori della Contrada le Storte, con cui ho vinto a maggio (cavallo Quantovali, n.d.r.), mentre ad Asti indosserò il giubbetto giallorosso del Comune di Nizza Monferrato».

Con ottime probabilità di ben figurare….
«I presupposti per fare bene ci sono. Il Comitato di Nizza mi ha cercato e sono molto contento della scelta fatta. Ho trovato una dirigenza preparata ed assai capace nel fare Palio».

Dirigenza che ti ha permesso di lavorare serenamente e che tu certamente cercherai di ripagare…
«Certo che si. Credo di aver dimostrato quanto mi stia a cuore disputare ad Asti un Palio da protagonista: ho preso parte ad entrambe le riunioni delle prove di addestramento montando diversi cavalli che si sono dimostrati all’altezza della situazione, ottenendo brillanti risultati».

Una scuderia quindi piuttosto ben fornita la tua….
«Si, il duro lavoro svolto paga. Gli impegni sono tanti, tra Palii e ippodromo, ma le soddisfazioni non mancano e continuano ad arrivare».

Hai già deciso quali cavalli porterai alle visite veterinarie ad Asti?
«Ancora no. Magari non ci crederai ma è proprio così. Ovvio che sto riflettendo e faccio valutazioni attente, però al momento la decisione definitiva non l’ho presa. Dispongo di soggetti molto validi e interessanti: ho l’imbarazzo della scelta».

E riguardo alle accoppiate avversarie che cosa puoi dire? Quali ritieni possano essere le più temibili?
«Beh, i nomi che circolano sono sempre i soliti, inutili sia io a ripeterli. Io non amo guardare in casa altrui, preferisco non distrarmi e lavorare al massimo per curare i miei interessi. Il verdetto che scaturirà dalla pista, come sempre, sarà l’unico davvero attendibile e dirà chi ha lavorato meglio tra i ventuno che andranno a caccia del Drappo 2022».

Nella foto, scattata a Feltre: Antonio Siri, terzo da sinistra, festeggia il successo per il quartiere Duomo

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