Mentre ancora ci si domanda come sia stato possibile che una manifestazione di protesta, quella svoltasi a Roma ieri, si sia potuta trasformare in una sorta di guerriglia urbana con scontri tra polizia e manifestanti, ma soprattutto con assalti, riusciti o tentati, contro alcuni simboli del lavoro e della politica, in particolare contro la sede della CGIL, il sindacato ha deciso di aprire tutte le sedi nazionali come segno di solidarietà ai “compagni” e al Segretario generale Maurizio Landini.
A scendere in piazza numerosi “no-vax” e “no Green Pass”, i primi contrari da sempre alle vaccinazioni, in primis quella contro il Coronavirus, gli altri per dire no all’obbligo della certificazione verde sui luoghi di lavoro. Obbligo che scatterà a partire da venerdì 15 ottobre.
«Un atto di squadrismo fascista – ha commentato il segretario della CGIL, Maurizio Landini – Un attacco alla democrazia e a tutto il mondo del lavoro che intendiamo respingere. Nessuno pensi di far tornare il nostro Paese al ventennio fascista».
La CGIL di Asti sarà quindi aperta dalle 10 di oggi a chiunque voglia portare la propria solidarietà dopo i fatti di Roma.