La comunità aramenghese piange Guerrino Cecchetto, 80 anni. Nel gennaio 1990 Guerin, come veniva chiamato, era stato tra i soci fondatori della Pro Loco e ne era stato presidente per più mandati. «Con pochi mezzi ma tanta buona volontà – commenta sui social la Pro Loco – l’associazione iniziava ad organizzare feste, indimenticabile una sagra dell’uva con una braciolata servita ai tavoli per 450 persone, mettendo le basi per tutto quello che poi è avvenuto negli anni seguenti. Occorre riconoscere che ha saputo crescere e formare un’intera generazione di ragazzi, insegnandogli a credere al senso di appartenenza al paese, nei propri mezzi e nell’ associazione, ragazzi che oggi sono uomini e donne che hanno ricoperto quel ruolo che era stato suo e che ha sempre sostenuto e appoggiato fino alla fine. Non potremo scordare mai che tutte le volte che c’era un problema la prima cosa era sempre “ciama al Guerin” e lui arrivava con la sua cassetta dei ferri a tracolla e sistemava tutto, la sua presenza era una sicurezza assoluta. Anche se negli ultimi anni non faceva più parte del consiglio direttivo è sempre stato presente e attivo con il proprio contributo in tutte le manifestazioni, ci teneva proprio tanto alla Pro loco perché in fondo in fondo la sentiva ancora sua». Lascia la moglie Antonia e le figlie Daniela e Laura, quest’ultima da sempre una colonna, come il papà, della Pro Loco.