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San Giorgio Aramengo
Attualità

Aramengo: la chiesa di San Giorgio nella rete del Romanico

Risalente alla fine del 1200 viene citata già in un documento canonico del 1298. Lontana dal paese aveva funzione parrocchiale, ruolo mantenuto fino al 1500

Negli itinerari storici

Con la riapertura della Rete del Romanico e delle visite organizzate dall’associazione “InCollina .- Turismo nel cuore del Piemonte”, anche Aramengo entra a far parte degli itinerari storici e architettonici valorizzati dal progetto escursionistico. Saranno fruibili infatti, ogni prima domenica del mese (la prima è stata il 5 luglio), le visite guidate dai volontari di InCollina alla Chiesa di San Giorgio, in frazione Masio.

Costruita alla fine del 1200

La chiesetta romanica risale alla fine del 1200. Viene citata già in un documento canonico del 1298. Lontana dal paese, aveva funzione parrocchiale, ruolo mantenuto almeno fino al 1500, poi “declassata” a chiesa cimiteriale. Finita in decadenza, venne recuperata e ristrutturata nel primi anni del Seicento, quando fu realizzata una nuova volta e ripristinata la facciata. Il cimitero annesso venne dismesso in quell’occasione dismesso a favore di quello in centro paese.

Restaurata nel secolo scorso

Negli anni ottanta del secolo scorso, la Chiesa di San Giorgio è stata oggetto di importanti opere di restauro. Anche se le opere seicentesche ne hanno trasformato la struttura, l’abside conserva l’aspetto originale dell’edificio. All’interno si possono ammirare due grosse tele, di epoca sei e settecentesca, posizionate a fianco dell’altare, dedicate a San Giorgio martire. Il santo, in ambedue i quadri, è rappresentato con la classica iconografia nell’atto di uccidere il drago. Le visite si effettueranno fino al mese di ottobre dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 18. Info: infopointpiemonte@gmail.com

Carmela Pagnotta

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