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Attualità

Ardia lascia la poltrona
La Provincia cerca un presidente

Cambio di guardia in Provincia. Il commissario Ardia se ne va per lasciare il posto ad un altro commissario che ha il compito di traghettare l'ente di piazza Alfieri verso una nuova era: quella

Cambio di guardia in Provincia. Il commissario Ardia se ne va per lasciare il posto ad un altro commissario che ha il compito di traghettare l'ente di piazza Alfieri verso una nuova era: quella del presidente-sindaco. Il tutto dovrà avvenire entro il prossimo 30 settembre. I tempi, quindi, sono ristretti, se si pensa alla lentezza con cui di solito si muove la macchina amministrativa.

Ma cosa capiterà esattamente? Intanto dovrà essere eletto un consiglio provinciale. Tutti i sindaci dei 118 comuni dell'astigiano si ritroveranno per esprimere il loro voto. Un voto che avrà un peso differente a seconda della "grandezza" del Comune. Questo sistema si definisce "voto ponderato", in altre parole il Comune più grande avrà un peso maggiore rispetto a quello più piccolo. In ogni caso, con il principio del voto ponderato verrà eletto il Consiglio provinciale, che sarà formato da primi cittadini, ma anche, eventualmente, da consiglieri comunali.

Per effettuare questa scelta verranno predisposte delle vere e proprie liste con una serie di nomi. Queste serviranno, però, solo come mero elenco di candidati disponibili ad assumere l'incarico, in quanto verranno eletti nel Consiglio Provinciale i dieci sindaci che avranno ottenuto il numero più alto di voti indipendentemente dalla lista di appartenenza. E così, ad esempio, al fianco di un esponente della lista di centrodestra si troverà un altro rappresentante del centrosinistra ed insieme rappresenteranno, magari, lo stesso comune. Se in consiglio potranno entrare anche solo consiglieri comunali, per quanto concerne la presidenza della Provincia, questa potrà essere rivestita solo da un primo cittadino. La somma dei consiglieri di Asti varrà circa il 30% del valore complessivo del consiglio. Asti, in effetti, rappresenta un po' il 30% di tutto il territorio provinciale. Le proporzioni, grandi linee, dovrebbero essere mantenute.

«In questi giorni abbiamo cominciato a ragionare sul da farsi -? ha detto il primo cittadino di Asti Fabrizio Brignolo -? Una delegazione di sindaci ha già incontrato i dipendenti dell'ente per valutare il percorso migliore da seguire per la loro occupazione. Confidiamo di fare tutto entro la data prefissata da Roma».
Ma il sindaco di Asti se la sente di assumere anche questo incarico, oppure preferirà passare la mano a qualcun altro? «I tempi sono ancora prematuri per rispondere a questa domanda -? ha affermato Brignolo ?- ci sono ancora molte cosa da valutare e molte problematiche da affrontare. Questa è una valutazione che eventualmente, se si presenterà la necessità, farò più avanti».

f.d.

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