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Attualità

Tares: "stangatina" per i cittadini
batosta per scuole, bar e ristoranti

Il Comune di Asti ha recepito le direttive dello Stato cercando di mettere dei paletti sulle tariffe più alte che avrebbero, in alcuni casi, potuto quadruplicare la tassa per lo smaltimento dei rifiuti. Per alcuni significherà un carico inferiore, per altri un aumento considerevole sulle 3 rate cui si aggiunge l'addizionale di 30 centesimi a mq delle superfici tassate. Ci guadagnano banche e supermercati…

Mentre rimane aperta la partita sull'IMU prima casa, la cui sospensione, prevista per decreto ministeriale, se non coperta con altre entrate causerebbe un buco da 2 milioni di euro nelle casse del Comune di Asti, ecco arrivare un'altra batosta per i cittadini. La Tares, la nuova tassa rifiuti introdotta quest'anno dallo Stato, è una delle "stangatine" che colpirà prevalentemente le famiglie numerose e alcune attività commerciali come i ristoranti e i bar. L'amministrazione comunale di Asti ha tentato di fermare in tutti i modi gli effetti devastanti della Tares che, se fosse stata applicata alla lettera, nella maggior parte delle città italiane avrebbe obbligato ristoranti e bar a pagare una tassa rifiuti anche quadruplicata.

La Tares vera e propria, che ha preso il posto della Tia, non può essere né maggiore né minore al reale costo della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti urbani (comprensivi del costo di spazzamento delle strade) ma anche ad Asti salirà leggermente per via dell'aumento sui carburanti dei mezzi usati per la raccolta, per gli scatti contrattuali e le anzianità del personale. Si tratta in ogni modo di una percentuale irrisoria rispetto al costo totale della raccolta rifiuti che si aggira sui 16 milioni di euro. Non solo. Tanto per rendere ancora più amara la pillola alla Tares si aggiunge l'addizionale che sarà pagata direttamente allo Stato: 30 centesimi per ogni metro quadro di superficie sia degli immobili residenziali, che commerciali ma anche produttivi. L'addizionale, pari ad un totale di 1,5 milioni di euro, sarà ricaricata sull'ultima rata della Tares, quella di novembre, mentre le altre due rate si pagheranno a luglio e settembre.

A conti fatti il carico fiscale aumenterà prevalentemente sulle utenze domestiche mentre sarà in parte ridotto sulle attività commerciali, produttive e professionali. «Questo effetto sarebbe stato molto più marcato se il Comune di Asti, nella determinazione delle tariffe, non avesse introdotto tutti i meccanismi possibili per tentare di ridurre il carico sulle famiglie – spiegano il sindaco Fabrizio Brignolo e l'assessore al Bilancio Santo Cannella – Si sono infatti attivati i parametri minimi per le utenze non domestiche e, al fine di attuare una politica finalizzata a sostenere le famiglie numerose, sono stati introdotti tutti i possibili abbattimenti a favore dei nuclei composti da oltre quattro persone». La maggior parte delle attività commerciali vedranno ridotta la tassa ma ci sono alcune eccezioni dove le tariffe saliranno alle stelle.

Una persona che vive da sola in un alloggio di 50 mq ieri pagava 109 euro, domani ne pagherà 124, con un aumento del 13%. Chi vive solo in 70 mq pagava 152 euro e ora ne pagherà 148 (-2,8%.); chi viveva da solo in 100 mq pagava 217 euro e ora ne pagherà 185 (-14,8 %). Una famiglia di quattro persone in un alloggio di 70 mq pagava 233 euro, ora ne pagherà 325 (+21%). La stessa famiglia in 110 mq sale da 348 a 396 euro (+ 13%). La famiglia di quattro persone in 140 mq sale da 435 a 448 euro (+3%).

Diverso il discorso delle utenze non domestiche: negozi di abbigliamento o calzature, librerie, cartolerie e ferramenta scendono da 6,9 a 5,2 euro a mq (-24%); uffici, agenzie, studi professionali scendono da 6,4 a 5,6 euro al mq (-11%); falegnami, idraulici, fabbri, elettricisti, scendono da 4,2 a 3,8 euro al mq (-8%); i capannoni industriali da 3,8 a 3,4 euro al mq (-11,7%), i negozi di ortofrutta, pescheria, fiori e piante scendono da 116 a 42 euro al mq (-63%). Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub salgono da 16 a 20 euro a mq, con un incremento del 26% (che sarebbe arrivato al 290% se si fossero recepiti alla lettera i parametri ministeriali).

Peggio ancora per le scuole che, nonostante sia stato applicata la tariffa minima prevista dalla nuova legge, salgono da 0,45 a 1,47 euro mq (+228%) e ai distributori di carburanti che salgono da 1,2 a 2,8 euro a metro quadro (+122%). Devastante è invece l'incremento per le aree scoperte operative, ovvero le zone di pertinenza di aziende o attività adibite a stoccaggio di materiali: passando da 0,45 a 2,24 euro a mq avranno una maggiorazione della tassa rifiuti del 391,12%. A sorridere sono le banche e i supermercati che invece vedono scendere il coefficiente del 64,46% con un abbattimento della Tares pari a quasi 2/3 di quello che pagavano fino a ieri. La Tares sarà presto oggetto di discussione nel prossimo Consiglio comunale.

Nel Pdf allegato all'articolo troverete tutte le percentuali e le casistiche sulla Tares nel Comune di Asti.

Riccardo Santagati
twitter: @riccardosantaga

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