Oltre 2,2 milioni di euro in attrezzature mediche, interventi edili, impiantistici o informatici. È quanto prevede il piano di investimenti per l’anno 2021 approvato dall’Asl di Asti nei giorni scorsi: il documento delinea le spese che saranno effettuate entro l’anno o che sono già in corso, con l’obiettivo di potenziare l’attività sanitaria e adeguare o migliorare le strutture dell’azienda.
“È la prima volta che ad Asti viene fatto questo piano annuale – spiega il direttore generale Asl At Flavio Boraso -. In questo modo intendiamo dare maggiore prospettiva agli investimenti che vengono effettuati nel corso dell’anno, pianificandoli coerentemente rispetto all’idea di sviluppo che l’azienda sanitaria intende perseguire. Ovviamente, tenendo sempre conto dei fondi che abbiamo a disposizione, integrati, come in questo caso, grazie all’importante apporto del privato”.
L’importo complessivo è di 2 milioni e 259mila euro, finanziato con risorse Asl e con la parte restante – circa 390mila euro – del contributo stanziato lo scorso anno dalla Cassa di Risparmio di Asti in occasione dell’emergenza sanitaria.
In dettaglio, sono 683mila euro gli investimenti per la sostituzione, il miglioramento e il potenziamento delle apparecchiature mediche a disposizione di operatori sanitari e pazienti. Fra questi, ad esempio, una colonna videobroncoscopica per la Pneumologia, l’aggiornamento della colonna laparoscopica in 3d/4K per l’Urologia, attrezzature per diversi reparti ospedalieri (Cardiologia, Pediatria, Gastroenterologia, Otorino, Chirurgia Vascolare, Immunoematologia, Anatomia Patologica) e per l’attività territoriale.
Altri 657mila euro serviranno per interventi edili e impiantistici, in gran parte sul Cardinal Massaia (di cui 275mila euro per la prevenzione incendi), mentre fra gli investimenti per la parte informatica ci sono 49mila euro per l’implementazione della telemedicina.
Le donazioni della Cassa di Risparmio di Asti sono utilizzate invece per la Radiologia (un sistema digitale polifunzionale e due apparecchiature portatili, anche per la radiologia domiciliare) e per un ecografo portatile a disposizione dell’Usca.