Asp, la multiutility a partecipazione pubblico/privato di Asti, si è nuovamente distinta a livello nazionale, conquistando un posto di rilievo sul podio dell’eccellenza per la qualità tecnica del servizio idrico erogato nel biennio 2022-2023. L’azienda ha anche ricevuto un riconoscimento per la qualità contrattuale. I risultati dell’indagine, pubblicati da Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), premiano i gestori che hanno raggiunto e migliorato gli obiettivi prefissati, valutando 201 operatori che servono quasi il 90% della popolazione nazionale.
L’Asp è salita sul podio in ben quattro dei sei macro-indicatori chiave che determinano le premialità. Nello specifico, la multiutility ha ottenuto risultati lusinghieri con un terzo posto nazionale per le minori perdite idriche nella rete acquedottistica, registrando circa il 15% contro una media nazionale del 42.5%; un ulteriore terzo posto per la qualità dell’acqua erogata che, ormai da molti anni, è riconosciuta come una delle migliori d’Italia dal punto di vista organolettico e per le sue caratteristiche, offerta ai cittadini a un prezzo tra i più bassi. Asp ha poi ottenuto un secondo posto nella classifica nazionale per lo smaltimento dei fanghi da depurazione e un altro secondo posto per la qualità dell’acqua depurata.
Questi risultati hanno comportato una premialità economica, quantificata in circa 4 milioni di euro, che verranno interamente reinvestiti sul territorio. La cerimonia ufficiale di premiazione si è tenuta a Milano lo scorso 17 luglio, dove la vicepresidente di Asp, Valentina Appiano, ha ritirato gli attestati, descrivendo l’esperienza come «il privilegio di essere ambasciatrice dell’azienda» e sottolineando l’orgoglio di rappresentare Asti e il suo territorio a livello nazionale.
Il sindaco, Maurizio Rasero, ha evidenziato come questi riconoscimenti non siano un caso isolato, ma la «certificazione di un lavoro lungo anni e di investimenti continui». «Se siamo qua è perché non ci si è accontentati dei risultati importanti già ottenuti in precedenza» ha ricordato Rasero riferendosi anche alle precedenti premialità di 6,5 milioni di euro nel biennio 2018-2019. L’amministratore delegato dell’azienda, Massimo Cimino, ha ribadito che i successi sono frutto della «professionalità e passione forte da parte di tutti i colleghi», sottolineando l’impegno a non fermarsi ai risultati raggiunti, puntando a migliorare ulteriormente.
Riguardo al prossimo futuro, l’Asp ha annunciato di avere sul tavolo diversi progetti inerenti il sistema idrico locale. È prevista un’estensione della rete fognaria nelle frazioni, una razionalizzazione della stessa nella zona est, un risanamento e sostituzione dell’anello della rete idrica ad alta pressione e l’attivazione dell’impianto che solleva le acque di scarico del depuratore oltre la quota di massima piena del Tanaro in modo da garantirne il funzionamento anche in situazioni di emergenza. Quest’ultimo è un progetto avviato da alcuni anni con un investimento pari a 5 milioni di euro.
Un’attenzione particolare è rivolta anche alla resilienza idrica, un nuovo parametro Arera che valuta la capacità della rete di fronteggiare gli impatti dei cambiamenti climatici. Asp ha raggiunto un ulteriore miglioramento in questo ambito, grazie anche a interventi come l’aggiornamento dei pozzi di Cantarana. Proprio sul fronte dei cambiamenti climatici, il vicepresidente della Conferenza d’Ambito, Renato Berzano, ha rassicurato sulle risorse idriche a disposizione della città, grazie all’interconnessione con le fonti di Saluggia che garantiscono disponibilità anche in situazioni di siccità.
«La continuità di questi successi, dal 2018 ad oggi, ci dà sicuramente un orgoglio a livello aziendale – ha affermato il presidente dell’Asp Fabrizio Imerito – L’obiettivo è quello di reinvestire correttamente le risorse per puntare al primo posto nei prossimi anni».