Sono diciassette le case di riposo astigiane che hanno aderito al progetto sperimentale di assistenza domiciliare promosso dalla Regione a favore degli anziani non autosufficienti. Il provvedimento si inserisce
Sono diciassette le case di riposo astigiane che hanno aderito al progetto sperimentale di assistenza domiciliare promosso dalla Regione a favore degli anziani non autosufficienti. Il provvedimento si inserisce nelle novità del sistema sanitario orientato sempre più verso la domiciliarizzazione dei servizi con il duplice obiettivo di permettere all’anziano di continuare a vivere in casa propria e di contenere i costi.
Gli anziani non autosufficienti che prima avevano diritto a una compartecipazione di spesa alla retta della casa di riposo ora riceveranno assistenza presso il loro domicilio dalle case di riposo aderenti al progetto e convenzionate con l’Asl. «Nella nostra provincia abbiamo avuto adesioni capillari, distribuite tra la città di Asti e i comuni e il servizio potrebbe partire entro la fine di agosto», fa sapere Gianfranco Masoero dirigente amministrativo Asl Asti. Tra le case di riposo disponibili all’assistenza domiciliari rientra anche il Venanzio Santanera di Villafranca d’Asti oggetto in passato di numerose proposte per l’apertura a servizi domiciliari da parte del gruppo di minoranza Villafranca Domani sia in Consiglio comunale sia in Consiglio di Unione Colli del Monferrato”.
«Da tempo sosteniamo che il futuro delle piccole case di riposo di provincia risieda nei servizi a casa, benissimo dunque l’adesione del Santanera al progetto Regionale, ora però dobbiamo fare il salto di qualità facendo sì che gli stessi servizi di assistenza siano estesi a tutti gli anziani e le famiglie che ne facciano richiesta e non solo a chi ha accesso alle agevolazioni in convenzione con l’Asl», evidenzia il capogruppo Paolo Volpe. «La casa di riposo Santanera già si occupa della distribuzioni di pasti a domicilio, perché allora non trasformarla in un centro di servizi alla persona di più largo spettro? Dal servizio di lavanderia all’accesso a visite specialiste, all’assistenza alla persona, alla fisioterapia a domicilio o presso la casa di riposo, sono tantissime le attività che potrebbero essere offerte con vantaggi a tutta la cittadinanza e alla stessa casa di riposo che potrebbe allargare così il suo bacino di utenza».
Oltre al Santanera di Villafranca, che si propone di rivolgersi al tutto bacino della Valtriversa e del villanovese, hanno aderito al progetto sperimentale le case di riposo di Asti (Maina, Opera Pia Tellini e San Giuseppe), Agliano, Canelli, Castagnole Lanze, Castelnuovo Belbo, Ferrere, Mongardino, Montechiaro, Montegrosso, Montemagno, Nizza (Papa Giovanni XXIII), Rocca d’Arazzo, San Damiano e Valfenera.
Marzia Barosso