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Asti: 9 domande al candidato Maurizio Rasero
Attualità

Asti: 9 domande al candidato Maurizio Rasero

Il candidato del centrodestra spiega le principali innovazioni che intende apportare alla città nel caso fosse eletto domenica al ballottaggio

La sicurezza rimane un nodo da risolvere molto importante e molto sentito dai cittadini. Cosa farete al riguardo?

“Riattiveremo il tavolo della sicurezza con la Prefettura, aumenteremo l’organico della polizia municipale e qualora, per ragioni economiche, non dovessimo riuscire a raggiungere il numero di vigili da noi voluto, ci appoggeremo ad associazioni di volontariato per presidiare meglio il territorio. Istituiremo una cabina di regia funzionante 24 ore su 24 e installeremo una serie di telecamere intelligenti, diverse da quelle installate da poco, che consentono la lettura delle targhe e l’immediato intervento qualora si identificasse la targa di un’auto rubata. Istituiremo un presidio fisso in piazza Campo del Palio”.

E per quanto concerne i campi nomadi?

“A questo riguardo intendiamo applicare alla lettera l’ordine del giorno votato qualche mese fa dal Consiglio comunale. Avvieremo un percorso che porti alla chiusura dei campi, tenendo conto delle varie situazioni interne. Ci sono anche dei bambini e quindi bisognerà stare attendi e agire per gradi. E’ chiaro che andremo verso lo smantellamento. Non faremo certo come hanno fatto i pentastellati in altre città, che hanno proposto dei soldi per fare andar via i nomadi. I soldi preferiamo spenderli per fare delle cose utili ai cittadini”.

Il problema profughi?

“Abbiamo sforato le percentuali di legge, per cui diciamo basta a nuovi arrivi in città. Le persone che sono già sul nostro territorio devono essere integrate, ma loro dovranno essere rispettosi delle nostre tradizioni, delle nostre usanze e delle nostre regole.”

La disoccupazione è ancora molto alta anche nella nostra città. Cosa potrai fare, una volta sindaco, per migliorare l’occupazione?

“Dobbiamo fare una serie di infrastrutture attraverso fondi europei. Io sfrutterò le mie conoscenze a livello europeo per attirare finanziamenti sulla nostra città. Creeremo un gruppo di lavoro con tutte le istituzioni del territorio in modo da presentarci agli imprenditori con un pacchetto di proposte e le idee chiare dove ognuno farà la sua parte. Il Comune, ad esempio, potrebbe ridurre le tasse o altre cose del genere”.

Il commercio nel centro storico da tempo langue. Come penserete di rilanciarlo?

“Ci riuniremo con i commercianti e cercheremo di capire che cosa vogliono e che cosa noi possiamo fare concretamente per loro e le risorse che avremo a disposizione.”

E la grande distribuzione?

“Quando arriverò in Comune vedrò di capire cosa c’è in ballo. Ma mi pare che di grande distribuzione ce ne sia già abbastanza in città. Dobbiamo anche valutare i danni che stanno facendo aziende come Amazon al piccolo commercio.”

Farete una vera isola pedonale, estenderete l’attuale Ztl?

“Un’isola pedonale deve essere tale e non ci devono essere continuamente dei passaggi a tutte le ore. Bisognerà regolamentare gli ingressi in certe ore e poi basta. Non vogliamo pedonalizzare maggiormente la città, ma prima dobbiamo realizzare i servizi che necessitano, come ad esempio i parcheggi”.

Il vostro progetto di cultura?

“Vorremmo investire moltissimo in questo settore. Prima di tutto vorremmo mettere in rete i musei, vogliamo individuare un brand di Asti su cui puntare per la promozione, pensavamo a Vittorio Alfieri. Consolideremo Asti Musica, ma punteremo anche su altre iniziative. Vorremmo valorizzare il Verdi, cercando la soluzione migliore per la sua gestione”.

Tu rivesti molti incarichi. Una volta sindaco cosa farai? Ti dimetterai? Da cosa?

“Devo dire che Cerruti in campagna elettorale è stato molto scorretto nei miei confronti, dipingendomi come il male assoluto a volte direttamente e a volte lasciando che fossero altri dei suoi a farlo. Io mi sento di dire che due stipendi non li prenderò. Dove ci sono incompatibilità mi dimetterò. Dove non ci sono vedrò il tempo che l’incarico mi porterà via. Visto che voglio fare il sindaco 24 ore su 24 se mi porterà via troppo tempo eliminerò anche quello. In ogni caso prenderò un solo stipendio”.

Flavio Duretto

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