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Asti, a San Fedele una raccolta firme per chiedere telecamere, dossi e più sicurezza

Circa quaranta residenti hanno sottoscritto la petizione promossa dal consigliere Cinque Stelle Giorgio Spata

Più telecamere di sicurezza, dissuasori di velocità, più illuminazione pubblica, maggiore attenzione ai servizi che ancora mancano creando disagi ai residenti. Sono le richieste di quaranta cittadini che abitano nel quartiere San Fedele, in periferia, una zona che, nel corso degli anni, si è molto popolata anche se non ha visto incrementare altrettanto i servizi erogati dal Comune.

È il consigliere di minoranza Giorgio Spata, eletto con i Cinque Stelle, a promuovere una raccolta firme per chiedere all’amministrazione Rasero di intervenire, rapidamente, «per iniziare a dare delle risposte tenuto conto di alcuni fatti inquietanti che si sono verificati proprio nel quartiere».

Spata si riferisce ad eventi di cronaca avvenuti, nel recente passato, in zona: auto incendiate (tra cui proprio la sua), pneumatici squarciati su più veicoli nella stessa notte, ma c’è anche il problema delle macchine in corsa che sfrecciano, non solo di notte, lungo via Ticino e via Trilussa; «motivo per cui chiediamo l’installazione di dossi o di altre installazioni che possano rallentare questi veicoli».

E ancora: schiamazzi di gruppi di giovani che disturbano il riposo dei residenti e una «via Ticino dissestata, con buche adatte a organizzare un Camel Trophy».

I cartelli con i limiti di velocità ci sono, «ma vengono ignorati» aggiunge il consigliere pentastellato. «Di certo il quartiere si sente abbandonato – conclude Spata – Quindi nei prossimi giorni consegnerò al sindaco e agli assessori competenti le firme raccolte sperando che questo possa servire a migliorare l’attuale situazione di San Fedele».

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