Una scommessa, la voglia di inseguire un sogno, di rischiare molto in prima persona pur di raggiungere un ambizioso obiettivo. È da un sogno che l’imprenditore astigiano Livio Negro ha dato vita a Le Cattedrali Relais Luxury, su una collina alle porte di Asti, in frazione Valleandona, dove non ha badato a spese pur di creare il suo luogo speciale e affidarlo a due partner di altissimo profilo come chef Antonino Cannavacciuolo e la moglie Cinzia Primatesta imprenditrice e manager nel settore alberghiero di lusso tramite il gruppo LAQUA Collection. Alla fine, il sogno di Livio Negro si è avverato e il taglio del nastro del primo ristorante astigiano di chef Cannavacciuolo ha suggellato non un arrivo, ma un nuovo inizio con obiettivi ancora più ambiziosi e dal respiro internazionale.
Le Cattedrali Relais, oltre ad ospitare il ristorante dello chef stellato e noto giudice di Masterchef, mette a disposizione dei propri ospiti tredici tra camere e suites, nonché una zona benessere con piscina esterna. All’evento inaugurale hanno preso parte politici, amministratori e imprenditori tra cui il presidente della Regione Alberto Cirio (amico personale di chef Cannavacciuolo), gli assessori regionali Fabio Carosso e Marco Gabusi, il sindaco di Asti e presidente della Provincia Maurizio Rasero, il deputato Andrea Giaccone, diversi assessori comunali, ma anche il presidente della Fondazione CrAsti Mario Sacco, lo scrittore e conduttore radiofonico Massimo Cotto (che nella struttura ha raccolto la sua collezione di memorabilia musicali) e l’architetto Filippo Cornero che ha progettato il complesso diretto da Massimo Chiappo Buratti.
«Riuscire a costruire un progetto su questo territorio con lo chef Cannavacciuolo era veramente qualcosa impensabile, quasi un’utopia – ha raccontato Negro al taglio del nastro – Quando ci siamo incontrati con Cinzia e Antonino abbiamo capito che ci piace rischiare in termini aziendali e costruire progetti».
«Anni fa dissi che non avrei fatto più nulla con altre persone, ma solo con mia moglie – ha aggiunto Cannavacciuolo – Ma un amico mi ha presentato Livio e sono venuto ad Asti trovando una persona davvero innamorata di un grande progetto. Qualcosa che non si fermerà ad Asti, ma che vogliamo portare in tutta Italia e all’estero sempre con il gruppo LAQUA che oggi gestisce cinque strutture. Quello che ci preme è regalare emozioni».
[foto servizio Billi]