Se fossimo in un giallo di Agatha Christie, al parco del Biberach vedremmo passeggiare l’astuta Miss Marple in cerca di indizi per identificare il misterioso avvelenatore di funghi che agisce nell’ombra, ma poiché siamo ad Asti, lontano dagli intrecci della regina del giallo, la verità è di gran lunga più banale, anche se fa sorridere.
I “funghi avvelenati” che più cartelli del Comune di Asti indicano esserci nel parco davanti all’ex Maternità sono, in realtà, “funghi velenosi”, nati spontaneamente e non resi tali da qualche mano criminale non ben identificata. Uno scivolone grammaticale, a quanto sembra, che però i più attenti hanno visto e segnalato anche al nostro giornale e sui social buttandola sul ridere.
Resta il fatto che, anche senza la presenza di un vero colpevole, la raccolta dei funghi nel parco Biberach di Asti è tassativamente vietata.
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Scritto con i pollici senza intervento del cervello