La notizia dell’allontanamento da parte degli agenti della Polizia Municipale di Alfonso Parla, meglio conosciuto come Alfonso Ballerino, da piazza San Secondo dove stava facendo una delle sue esibizioni così conosciute e seguite, ha provocato una vera sollevazione popolare sui social.
E’ subito nato #iostoconalfonso per raccogliere tutte le testimonianze di solidarietà nei confronti di uno dei personaggi più conosciuti in città. Ed è stata attivata anche una raccolta firme on line che ha già raggiunto circa 400 adesioni sotto lo slogan: «Vogliamo che l’arte di Alfonso il ballerino non venga censurata e che possa portare la sua arte in tutta la città».
«Alfonso sei un mito, vai avanti a tutta forza», «Anche io sto con Alfonso, che male fa?», «Sono altre le cose che andrebbero controllate e fermate», «Non fa del male a nessuno, fa divertire grandi e bambini ed è una brava persona, perchè fermarlo?» «Alfonso regala musica, è educato e non disturba nessuno» e via di questo passo.
L’avviso della Polizia Municipale, come ha raccontato lui stesso, è stato molto chiaro: se vuole continuare a fare i suoi spettacoli in piazza e per le vie di Asti, deve munirsi di regolare licenza da artista da strada.
Ma, per quanto sembri strano, a lui sta stretta persino la definizione di “artista da strada”.
Alfonso, origini napoletane ma da una vita residente ad Asti, non ha un lavoro fisso e ha sempre vissuto con i genitori di cui si è occupato.
Personaggio a dir poco eccentrico, ha fatto della sua passione per la musica, ma soprattutto per il ballo, una ragione di vita. E poco importa se le sue esibizioni sono frutto di totale esperienza autodidatta. Nel tempo è riuscito a conquistare le simpatie di molte persone, che hanno intravvisto dietro la sua immancabile canottiera, il suo fare da grande divo americano una persona profondamente buona in grado di divertire a modo suo. E, sempre nel tempo, la bilancia ha preso a pesare molto di più dal piatto di chi gli vuole bene rispetto al piatto di chi lo schernisce o lo prende in giro.
Per questo, appena ha reso pubblica la sua disavventura e lo “stop” alle sue esibizioni, si è levato il coro unanime di chi lo difende a spada tratta.
Qui la replica del comandante della Polizia Municipale sulla vicenda.