E’ stato ricoverato d’urgenza all’ospedale di Asti dopo una caduta che, oltre ad avergli provocato la frattura dell’osso temporale, ha determinato anche la perdita di liquido cerebrospinale; una condizione che lo esponeva alla paralisi facciale e al rischio altissimo di contrarre meningite infettiva.
Ma un intervento di eccellenza eseguito dall’équipe di Otorinolaringoiatria dell’ospedale Cardinal Massaia di Asti ha salvato la vita ad un paziente di 59 anni.
Tecnicamente l’uomo è stato sottoposto a petrosectomia transotica, con decompressione del nervo facciale attraverso la chiusura della base cranica sigillata con l’utilizzo di grasso prelevato dall’addome.
Complicata la tecnica, molto gravi le condizioni di arrivo del paziente che però, dopo l’intervento ha avuto un decorso post operatorio ottimale con dimissioni dopo una decina di giorni.
Sono pochissimi i centri in Italia in cui viene eseguita questa procedura di otochirurgia complessa e servono medici altamente specializzati nella patologia della base cranica.
E, ad Asti, ci sono: l’intervento è stato compiuto nel reparto diretto dal dottor Paolo Pisani dal dottor Roberto Briatore coadiuvato dal personale della struttura di Anestesia e Rianimazione diretta dal dottor Alessandro Bianchi.
2 risposte
Molto Bravi! Come sempre.
Complimenti ai miei colleghi in particolare al dottor Roberto Briatore, otorinolaringoiatria, che ha una marcia in più. Non dimentichiamoci di noi anestesisti, primario dottor Alessandro Bianchi, che rendiamo fattibili questi interventi. E un complimento alla rianimazione per il prosequio delle cure.