«Non ho la verità in tasca: la mia è un’interpretazione del Vangelo, fatta come chi guarda al mondo con gli occhi di un uomo nel 2025»: Armando Brignolo ce l’ha proprio come vizio quello di non smettere di ragionare sulle vicende del mondo. Partendo dalle tante cose che ha fatto e continua a fare (artista, giornalista, scrittore, divulgatore) è il protagonista di un incontro che si terrà stasera, mercoledì 10 dicembre, al Circolo Way Assauto. La serata si intitola semplicemente «Incontro con Armando Brignolo – dedicato ai bambini vittime di tutte le guerre» promosso da Artemisia, associazione culturale degli artisti astigiani.
A fare da filo conduttore immagini e testi da «Evangelo secondo Luca – dalla parte degli esclusi» il libro pubblicato da Brignolo nel 1970 e diventato poi una mostra.
«Io sono ateo – premette Brignolo – ma ho conosciuto Gesù studiando le 95 tesi di Lutero e leggendo i Vangeli. Per me è una figura storica: Gesù predicava in una terra adesso martoriata e portava un messaggio che considero sempre attuale e fortemente rivoluzionario, almeno secondo quanto riporta l’evangelista Luca. Gesù è stato un combattente la cui unica arma era la parola. Predicava l’eguaglianza e questo dava fastidio alle caste dei potenti di allora, come lo dà ai potenti di oggi».
Brignolo durante la serata si confronterà con l’amico don Luigi Berzano, parroco di Valleandona, docente di Sociologia, che per primo ospitò la sua mostra nella chiesa della frazione. «Gesù ci ha insegnato che la partecipazione è un momento importante. E’ stato il primo femminista. Da ateo convinto ammiro molto quello che ha fatto l’uomo Gesù sulla terra».