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Attualità
Associazione politica

Asti, autonomia e federalismo nel nuovo Patto per il Nord

Luca Matteja e Marco Crivelli hanno presentato le linee dell’associazione politica in vista dell’incontro pubblico aperto a tutti il 7 marzo alle 19 al Circolo Way Assauto.

«Dicono sempre ai Comuni che mancano le risorse però poi trovano i soldi per il ponte sullo Stretto di Messina o i 55 milioni per i quasi 25 mila forestali in Sicilia». Con le parole dell’onorevole Paolo Grimoldi inizia la presentazione anche ad Asti del Patto per il Nord, un’associazione politica (per ora) che punta a diventare un sindacato del territorio e che si è già fatta conoscere in 68 grandi Comuni del settentrione.
Evidentemente sulle orme della Lega Nord dell’era di Bossi che, infatti, è fra i promotori insieme a Pagliarini e Borghezio, tanto per citarne alcuni.
A livello locale la presentazione è stata fatta da Marco Crivelli, produttore di Ruchè (fratello di Paolo, esponente centrosinistra e candidato sindaco di Asti contro Rasero all’ultima tornata elettorale). Con lui il responsabile provinciale Luca Matteja, consulente aziendale, (figlio di Bruno, leghista della prima ora).
«Non c’è più una sola forza politica che ponga il problema della “meritocrazia” nella redistribuzione dei fondi statali e non sono più i tempi in cui si possano mantenere clientelismo e assistenzialismo» ha detto Grimoldi.
Perchè lo scopo dell’associazione Patto per il Nord è molto chiara: spingere sul federalismo e distribuire più fondi sulle regioni che pagano maggiori tasse.

«La prima vera riforma fiscale si chiama “residuo fiscale” – spiega Grimoldi – che altro non è se non una redistribuzione dei fondi alle Regioni proporzionale a quanto quelle Regioni versano in termini di tasse. La Cgia di Mestre ha calcolato che un cittadino veneto, uno emiliano o uno lombardo ricevono, in termini di valore economico, meno servizi delle tasse che pagano. Uno della Campagnia invece riceve 2800 euro in più di servizi rispetto a quanto versa di tasse e via così: un pugliere 2440, un siciliano 2900 euro e un calabrese 4300 euro in più».
Ma non solo.
A livello locale sono Matteja e Crivelli a puntare sui temi di maggiore attualità che ritengono abbiano  bisogno di un approccio differente da parte della politica.
«Penso alle opportunità per frenare la deindustrializzazione dell’Astigiano che è un punto strategico di collegamento fra Piemonte, Liguria e Lombardia – elenca Matteja – Penso al brand Unesco che dovrebbe portare una ricaduta reale di ricchezza sul posto al posto della manifattura che non tira più, penso ad una banca locale che dovrebbe davvero  sostenere l’economia sul posto, penso all’eliminazione di quella “gabella” che è il pagamento free flow sulla  Asti-Alba, penso alla necessità di realizzare il casello autostradale di  Villafranca che servirebbe un’ampia area a nord e verso il Sandamianese e l’Albese senza dover passare da Asti».

Cui si aggiungono le tante proposte, anche in tema agricolo, di Crivelli come quella coraggiosa di sfoltire i vigneti per tenere alto il prestigio e il prezzo dei vini o gli investimenti in ricerca per una maggiore produttività tartufigena da implementare anche con l’utilizzo degli incolti. Oltre all’impiego dell’esercito per abbattere i cinghiali ed eradicare dunque il problema che sta attanagliando una larga fetta di territorio astigiano».
Fusione dei piccoli Comuni, detassazione dei negozi nei piccoli centri, detassazione degli artigiani negli ultimi anni di lavoro per consentire loro di pagare apprendisti cui passare il testimone: queste altre proposte per evitare la desertificazione dei piccoli centri e la scomparsa di competenze artigiane che non si riuscirebbe più a recuperare.
«Ma voi amministratori, siete contenti di amministrare in questo modo? – E’ la domanda che fa Matteja a tutti i consiglieri e sindaci della zona – Non vi piacerebbe avere l’autonomia necessaria per decidere come investire le risorse che il vostro teritorio genera?».
Argomenti che saranno approfonditi venerdì 7 marzo alle 19 in un incontro aperto a tutti al Circolo Way Assauto.

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