I sette candidati a sindaco si sono confrontati su progetti e proposte per rilanciare e sostenere la cultura locale
Ha avuto luogo martedì alle 21 presso la Biblioteca Astense l’incontro “Una cultura in Comune”, che ha visto come protagonisti i sette candidati sindaco. Il confronto, animato dal giornalista Vanni Cornero, è stato aperto dalla presidente della Biblioteca Roberta Bellesini.
“Vorremmo che la Biblioteca fosse vista e vissuta come luogo di riferimento, come catalizzatore culturale e sociale. Vorremmo che aumentasse la collaborazione con la collettività. Mancano sempre di più i veri luoghi di aggregazione; questo vuoto viene spesso colmato dalle attività commerciali. Vedere ragazzini rinchiusi in un McDonald’s a chattare mi fa tristezza. Li vorrei qui”.
Non a caso, infatti, è stata scelta la Biblioteca come location dell’incontro; questa scelta esprime a livello pratico la volontà appena descritta. Roberta Bellesini ha poi concluso il suo intervento con una citazione del bibliotecario Micheal Gorman, che esemplifica appieno lo spirito della serata: “senza servizi la biblioteca è una combinazione fra un dedalo e un obitorio di libri”.
L’incontro è proseguito con tre domande, uguali per tutti i candidati, a ognuna delle quali i ‘magnifici sette’ hanno dovuto rispondere in maniera puntuale e precisa, in soli 3 minuti. Si parla molto nell’ultimo periodo della possibile candidatura di Asti a capitale della cultura nel 2020: è possibile? E Asti come Polo della cultura? E se la cultura è un business, come stimolare i privati e l’investimento? Questi i tre quesiti con cui sono stati ‘interrogati’ i sette candidati.
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Elisabetta Testa