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Polizia stradale di Asti
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Il caso

Asti: chi vuole affittare allo Stato?

La Polstrada di Asti e di Nizza e undici caserme dei carabinieri, tra cui quelledi Canelli e Villanova, stanno cercando nuove sedi dove trasferirsi

Se avete un immobile sfitto, di generose proporzioni, senza barriere architettoniche, adatto ad ospitare la sezione della Polizia Stradale di Asti è giunta la vostra occasione per metterlo sul mercato. Non solo la Polstrada di via Ariosto, ma anche il distaccamento della Stradale di Nizza è in cerca di una nuova sede per non parlare dei carabinieri che, nell’Astigiano, cercano immobili liberi a Baldichieri, Canelli, Castello di Annone, Incisa Scapaccino, Moncalvo, Montechiaro, Montemagno, Nizza, Quaranti-Mombaruzzo, San Damiano e di Villanova dov’è presente anche il comando della Compagnia.

Le esigenze della Polstrada

Sul sito della Prefettura di Asti sono stati pubblicati gli avvisi per la ricerca dei vari immobili da destinare alle forze dell’ordine astigiane. Una ricerca nata a seguito dell’applicazione della norma che prevede la “rinegoziazione dei contratti di locazione passiva” degli immobili privati destinati ad ospitare le caserme e i comandi della polizia stradale. Rinegoziazione al ribasso che ha convinto molti proprietari degli immobili a non rinnovare i contratti con lo Stato preferendo concludere l’affare con altri. Lo Stato, in realtà, è un pagatore puntuale e fino a poco tempo fa mettersi in casa un ufficio pubblico significava stare certi che il canone di locazione sarebbe stato incassato senza ritardi.

Ma nell’ottica della revisione della spesa pubblica la situazione è diventata meno rosea per i proprietari. Non a caso, come si legge dalle carte pubblicate sul sito della Prefettura, il proprietario dell’immobile dove ha sede la Polizia Stradale di Asti non ha voluto rinnovare il contratto non ritenendo sufficienti 88.201,57 euro annui (per la durata di sei anni, rinnovabile). La Stradale ha necessità di trovare un immobile a norma con almeno 1.684 mq interni e 1.300 esterni per un totale di 2.984 mq. Sembra incredibile, ma in città, nonostante i tanti contenitori vuoti, alcuni di proprietà pubblica, non esisterebbe un solo immobile demaniale adatto ad accogliere la Polstrada.

Discorso a parte è quello sul distaccamento di Nizza dove i metri quadri richiesti sono leggermente inferiori (740 interni e 1.600 esterni per un totale di 2.340 mq), ma il canone annuale che lo Stato è disposto a pagare non supera i 31.560,96 euro. Eventuali proposte di privati possono essere inoltrare alla Prefettura, secondo le modalità indicate dagli avvisi pubblicati on line, entro il 15 dicembre.

Cosa cercano i carabinieri

Tempi di ricerca più stretti, invece, per trovare i nuovi immobili che possano ospitare le caserme dei carabinieri che dovranno essere liberate in un prossimo futuro. Anche in questo caso lo Stato punta a spendere “poco” e a trovare immobili a canoni non così appetibili per chi vorrebbe far fruttare al massimo il proprio patrimonio immobiliare.

Così, leggendo i documenti pubblicati on line, si scopre che a Baldichieri le esigenze della caserma dei carabinieri sono di almeno 700 mq interni e 1.057 esterni per un totale di 1.757 mq a fronte di un canone annuale massimo di 21.307,10 euro. I carabinieri di Canelli hanno bisogno di almeno 1.717 mq interni e 320 mq esterni per un totale di 2.037 mq spendendo non più di 53.104,10 euro. A Castello d’Annone l’immobile che ospiterà la caserma dell’Arma dovrà avere una superficie interna da 240 mq e una esterna da 60 mq, per un totale di 300 mq (canone massimo 12.827,24 euro).

Per i carabinieri di Incisa Scapaccino la Prefettura sta cercando un immobile da 527 mq interni e 878 mq esterni per un totale di 1.405 mq a un canone annuale non superiore a 24.650 euro. A Moncalvo i ci sono necessità più limitate: 416 mq interni e 97 mq esterni per un totale di 513 mq. In questo caso lo Stato è disposto a pagare fino a 15.548,98 euro all’anno. Anche per la caserma dei carabinieri di Montechiaro la ricerca è di una media superficie abitabile (293 mq interni e 150 mq esterni per un totale di 443 mq) con un canone annuo non superiore a 10.030,88 euro.

I carabinieri di Montemagno hanno solo bisogno di uno spazio interno da 360 mq per i quali si offrono fino a 9.912,93 euro annui, ma hanno necessità anche di un alloggio di servizio, da 108 mq, con un affitto non superiore a 3.532,44 euro. Molto più appetibile, per chi avesse immobili a Nizza, affittare ai carabinieri della città che cercano almeno 648 mq interni e 1.217 mq esterni per un totale di 1.865 mq. In questo caso il canone di locazione salirebbe a 55.910,42 euro.

Infine ci sono le esigenze dei carabinieri Quaranti-Mombaruzzo (780 mq interni e 340 mq esterni per un totale di 1.120 mq) con un canone di affitto non superiore a 35.261,56 euro; quelle dei militari di San Damiano (769 mq interni e 365 mq esterni per un totale di 1.134 mq) e un canone non superiore a 23.030,60 euro e le richieste per l’Arma di Villanova che cerca un immobile per la sede del comando e degli alloggi di servizio: 600 mq interni, nessuna necessità esterna, ma con un canone annuo che non superi i 28.683,14 euro.

Tutte le offerte per le caserme dei carabinieri dovranno pervenire in Prefettura entro giovedì 30 settembre.

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