Il susseguirsi in questi ultimi tempi di voci sulla chiusura dell’asilo Regina Margherita e i tanti timori delle famiglie che portavano lì i loro bambini e quelli del personale lì impiegato, hanno trovato purtroppo conferma in un comunicato ufficiale del consiglio di amministrazione dell’ente diramato poco fa.
«L’asilo Regina Margherita fondato dall’uomo ancora oggi ricordato come il grande sindaco di Asti, l’avvocato Giuseppe Bocca nel 1891 con l’aiuto della Famiglia Reale ed in particolare dalla Regina Margherita da cui prende il nome, che ha resistito a due guerre mondiali, deve subire una battuta di arresto – si legge nella nota stampa – Problematiche oggettive di gestione a causa di sempre più scarsi contributi pubblici che i vari CDA hanno dovuto affrontare negli ultimi anni, due anni di pandemia, la crisi energetica, le difficoltà economiche delle famiglie, l’oggettiva denatalità ed un conseguente drammatico calo delle iscrizioni, costringono a non aprire l’asilo a settembre. Farlo sarebbe causare, consapevolmente, un danno finanziario all’Ente, già in serie difficoltà di gestione.
Il CDA sta fattivamente collaborando con le Istituzioni cittadine, regionali, con la Cassa di Risparmio di Asti (che fu tra i Fondatori) ed imprenditori illuminati della città perché questa chiusura non sia irreversibile.
Si sta studiando un piano di risanamento economico e rilancio funzionale che possa consentire di non perdere un’istituzione riconoscibile e consolidata ma anche una concreta funzione sociale. Il CDA – conclude il comunicato – resta saldamente legato alla sua funzione e partecipa attivamente al tavolo istituzionale che, confida, riporterà il Regina Margherita al suo antico splendore».
Dunque nessuna prima campanella a settembre e, nei giorni scorsi, la notizia è stata data anche agli ultimi 8 dipendenti della struttura.