Cerca
Close this search box.
scuola lina borgo
Attualità
Lavori pubblici

Asti, chiude per ristrutturazione la materna Borgo: esplode il caso politico per i bimbi nei container

I consiglieri di minoranza chiedono spiegazioni al sindaco Rasero, ma l’assessore Morra replica: «Soluzione condivisa con la scuola»

Anche gli ultimi giorni prima di Natale offrono spunti per alimentare la querelle politica tra l’amministrazione comunale Rasero e i consiglieri di opposizione. L’ultimo caso riguarda i lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico che stanno per essere avviati nella scuola dell’infanzia Lina Borgo, in via Annibale Vigna.

In vista della chiusura della scuola materna si è reso necessario un cambio nell’orario delle lezioni, con uscita alle ore 14 fino al 21 dicembre e una chiusura anticipata di due giorni, il 22 e il 23 dicembre, per consentire al personale di predisporre il trasloco di tutto il materiale didattico.

I 105 bambini della Borgo, tutti di età compresa tra 3 e 5 anni, saranno ospitati, da gennaio e fino al termine dell’anno scolastico, in appositi container allestiti nel parcheggio dell’ex Enofila, proprio a pochi passi dall’attuale scuola.

È da qui che nasce una dura presa di posizione dei consiglieri di minoranza che, sollecitati dalle famiglie dei bambini, chiedono al sindaco Maurizio Rasero e all’assessore ai Lavori Pubblici Stefania Morra «perché il trasloco non venga effettuato durante le vacanze di Natale, evitando pesanti quanto improvvisi disagi alle famiglie dal 16 al 23 dicembre».

Ma anche la nuova collocazione nei container, che in realtà saranno 3 fabbricati (o moduli) per una superficie complessiva di 660 mq con varie sezioni, refettorio e servizi, tutti illuminati, riscaldati e dotati anche di condizionatori d’aria, ha sollevato perplessità tra i consiglieri di minoranza, pronti a chiedere chiarimenti sulle decisioni prese dall’amministrazione.

«Perché i bambini che frequentano la Lina Borgo devono riprendere le lezioni a gennaio all’interno di container come se avessero subito un terremoto? Con tutti gli spazi vuoti esistenti, a partire proprio dalla Enofila, non era possibile pensare per tempo, si chiama “programmazione”, ad una soluzione diversa da quelle adottate in caso di terremoto? Non si tratta di un’emergenza ma di una ristrutturazione da tempo prevista che doveva prevedere un crono-programma complessivo di tutti i lavori, a partire dal trasloco, che non determinasse disagi a bambini e famiglie. Chiediamo di discutere  il luogo ove saranno posati i container che ospiteranno i bambini, verificandone l’effettiva idoneità, fruibilità e compatibilità di tale soluzione di emergenza con la pandemia in corso».

Ad aggravare la querelle sono anche le tempistiche per le famiglie che, stando a quanto dichiarato dai consiglieri di minoranza, «hanno saputo dell’inizio dei lavori appena 12 giorni fa».

«Container? Una scelta condivisa con la dirigenza e le maestre»

Dopo le accuse mosse dalla minoranza consiliare arrivano puntuali le repliche dell’assessore Morra: «Stiamo parlando di un grande intervento di ristrutturazione dell’edificio, che costerà 516.696 euro, con il quale andremo a cambiare gli infissi, l’impianto di riscaldamento, miglioreremo l’efficienza energetica e quella strutturale. Non è assolutamente vero che non ci sia stato preavviso perché abbiamo fatto molte riunioni con la scuola. Che il cantiere dovesse aprirsi era noto. La dirigente dell’Istituto Comprensivo e le maestre hanno, anzi, condiviso la scelta di trasferire i bambini nei moduli prefabbricati che erano stati addirittura richiesti dai genitori della Jona prima del trasferimento delle classi all’Enofila. Sono moduli confortevoli, sicuri e i bambini avranno anche un ingresso dedicato per non mescolarsi con i ragazzi delle medie che fanno lezione all’Enofila a causa dei lavori nella scuola Jona».

Insomma, disagi sì, ma nessuno ha voluto mettere appositamente in difficoltà i genitori offrendo soluzioni alternative «da terremotati». L’amministrazione prevede di inaugurare la nuova Lina Borgo a settembre 2022 riportando i bambini e le maestre in un edificio totalmente ristrutturato.

«Speriamo che sia così – replica uno dei consiglieri di minoranza – dal momento che con la Jona il cronoprogramma non è stato rispettato e il cantiere è ancora aperto».

Ma a confermare la versione dell’assessore ai Lavori Pubblici è anche la dirigente dell’Istituto Comprensivo 1 sotto cui si trova la materna Borgo. «Si tratta di lavori attesi da anni – spiega Alessandra Longo – e in questo caso c’è la necessità di chiudere i lavori entro la fine del 2022 altrimenti si perderebbero i fondi. L’opzione container, che sarebbe più giusto chiamare prefabbricati, l’abbiamo approvata perché ci sembrava la migliore tra le soluzioni ipotizzate e appena abbiamo avuto la certezza dell’apertura del cantiere ci siamo attivati per informare i genitori».

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale