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truck polizia asti 2015
Attualità

Asti, contro il cyberbullismo il truck della polizia in piazza Libertà per 600 studenti

L’appuntamento domani in piazza Libertà a partire dalle 9: «Più si è informati e meglio ci si può difendere»

Giovedì in piazza Libertà

Saranno 600 i ragazzi delle scuole astigiane che domani, giovedì, prenderanno parte ai laboratori proposti nella grande aula didattica del truck della polizia che stazionerà in piazza Libertà in occasione della campagna “Una vita da social”. «L’iniziativa è rivolta a tutelare i giovani dai pericoli della “rete”. È importante parlarne sempre, perché più si è informati e meglio ci si può difendere. Un’informazione che fa bene ai ragazzi, ma anche a insegnanti, adulti e genitori – ha sottolineato il Vicario della Questura Vittoria Rissone, con accanto il dirigente della Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di Torino Fabiola Silvestri, giunta ad Asti per presentare l’iniziativa, del responsabile della Postale di Asti Matteo Guacci e del vicesovrintendente Claudio Turetta che spesso si reca nelle scuole per affrontare il tema con bambini e ragazzi. «La consapevolezza è un fattore determinante. Il display che si frappone tra la vittima e il bullo che agisce attraverso internet rende lo stesso bullo meno consapevole del male che sta facendo e della sofferenza che sta provocando, che può avere effetti devastanti e tragici – ha detto la dottoressa Silvestri – Dobbiamo quindi continuare il nostro lavoro per aiutare i ragazzi ad acquisire la consapevolezza di gesti di cui a volte neppure si rendono conto. Come dobbiamo continuare a trasmettere ai ragazzi il messaggio “pensaci sempre prima di postare”: si è convinti che su internet tutto sia possibile, mentre in realtà spesso ci si trova di fronte a veri reati; allo stesso tempo i giovani devono rendersi conto che ogni device lascia una traccia, insieme ad effetti sulla vittima e conseguenze penali».

La presentazione dell’iniziativa in Questura

Web reputation e sicurezza

Foto magari un po’ frivole o goliardiche possono tornare a “circolare” quando si pensava che fossero ormai relegate nel passato; e possono influenzare negativamente magari un eventuale datore di lavoro. «Sono i temi della web reputation e della sicurezza: lasciamo troppe informazioni nelle maglie della “rete”, in particolare attraverso i social e queste possono finire per danneggiarci, esponendoci a pericoli spesso impensati – ha aggiunto la dottoressa Silvestri – Quest’anno, attraverso la campagna “Una vita da social” rifletteremo molto sulle parole: quelle parole che spesso neppure ci si rende conto del male che possono fare. Proviamo a fermarci e a riflettere: magari c’è un altro modo per raccontarci, che non sia internet. I nostri ragazzi sono molto bravi da un punto di vista digitale, ma di fronte a certe situazioni dimostrano tutta la loro fragilità dal punto di vista emozionale. Vogliamo dunque sensibilizzarli ad essere più riflessivi quando usano le parole. Internet è una grandissima risorsa, ma facciamo attenzione a non farne un uso distorto. La consapevolezza è alla base di tutto e vale per i ragazzi, ma anche per gli adulti». L’appuntamento di giovedì, con il ritorno del truck della polizia ad Asti dopo cinque anni, rappresenta un importante tassello a tutela dei giovani, accanto al costante impegno della polizia, e in particolare della Postale, nelle iniziative di sensibilizzazione sul tema.

(Foto Ago)

Il truck della polizia ad Asti nel 2015

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