Cambia il regolamento per accedere in auto al cimitero di Asti. L’amministrazione Rasero, dopo averlo annunciato questa estate, ha deciso di rivedere le procedure per il rilascio dei pass a persone con problemi di fisici tali da aver necessità di usare l’auto per recarsi vicino alle tombe dei parenti. «Abbiamo deciso di cambiare le regole perché ci sono 405 pass (dati 2022) per accedere al cimitero e riteniamo che siano troppi perché, a detta degli uscieri, queste persone vanno anche più volte al giorno al cimitero nelle tre fasce orarie previste – spiega il consigliere delegato ai cimiteri Piero Ferrero – Questo traffico usura il “tappetino” che è da rifare e crea diversi danni a muretti e cappelle dal momento che alcuni entrano con i suv. Per i portatori di handicap nulla cambia, possono sempre accedere dalle 8 alle 17.30 in inverno e dalle 8 alle 18.30 in estate. Cambiano le regole per chi veniva con il foglio del medico della mutua con una prescrizione che indicava difficoltà a deambulare».
Ciò permetteva di ottenere un pass, valido per un anno, rinnovabile anche senza documento del medico. «Ora abbiamo deciso che per avere questo pass occorre presentarsi con un certificato medico di un neurologo, ortopedico o cardiologo, più una marca da bollo da 16 euro. È valido anche un certificato rilasciato dalla medicina legale. A fine anno – spiega Ferrero – ci si deve ripresentare sempre con un certificato medico di uno specialista più la marca da bollo. Finisce il rinnovo automatico». Il pass è per due targhe (è stato scoperto che qualcuno ne aggiungeva a piacimento) e l’accesso sarà consentito in inverno dalle 8 alle 9,30 e dalle 12 alle 14,30; d’estate dalle 8 alle 9,30 e dalle 17 alle 18,30. Resta fruibile la possibilità di accedere al cimitero in bici, ma non in monopattino o motorini per ragioni di sicurezza.
Con il nuovo regolamento, il Comune intende dare un giro di vite al traffico veicolare che insiste tra le tombe, certe volte anche senza un reale motivo, ma già sono allo studio eventuali alternative “green” di trasporto per evitare che in futuro possano ancora esserci auto private in giro tra le tombe.
Il “censimento” degli eredi sulle tombe in stato di abbandono
Ma ci sono altre due novità che riguardano i cimiteri di Asti, quello del capoluogo e gli altri frazionali gestisti dall’Asp. «Sarà affisso un avviso sulle tombe di tutti i concessionari che non fanno manutenzione dal momento che abbiamo riscontrato che ci sono edicole funerarie che non vengono sistemate da anni, tra erbacce e altro – osserva il consigliere Ferrero – Abbiamo verificato che ci sono molte concessioni che risalgono a quasi un secolo fa, quindi di persone già decedute o dei quali si sono perse le tracce dei parenti». L’amministrazione, tramite gli avvisi affissi sulle tombe, invita i famigliari a presentarsi agli uffici o chiamare il numero di telefono 0141.399201 (ma è possibile anche scrivere una mail a protocollo.comuneasti@pec.it o contratticimiteri@comune.asti.it) per prendere un appuntamento utile ad aggiornare la titolarità della concessione.
«Sono dati ci servono per riuscire a rintracciare i titolari delle concessioni quando occorre effettuare degli interventi sui manufatti – precisa il consigliere delegato – ma anche se dovesse capitare, come infatti succede, che qualcuno chieda di tumulare un defunto in una data cappella e occorra capire se ne abbia titolo».
«Mi spiace osservare – aggiunge il sindaco Maurizio Rasero – che anche nei cimiteri certi valori sono andati a scemare, come quello dei legami familiari. Passano 20 anni dalla sepoltura di un nonno o di un’altra persona che appartiene alla famiglia, tu chiami i parenti e ti rispondono meno della metà. Gli eredi, nella stragrande maggioranza, se ne fregano».
La rinuncia volontaria di un loculo per riunificare i resti
L’ultima novità che riguarda i cimiteri è la possibilità di rinunciare volontariamente alla concessione di una tomba. «Questo perché se qualcuno ha due defunti sepolti in due reparti diversi del cimitero, tumulati da almeno 30 anni, è possibile chiederne lo spostamento e riunificare i resti in un solo loculo. Stiamo studiando degli incentivi in base a quanti si presenteranno, ad esempio potremmo pagare le operazioni, oppure concedere un bonus sui loculi che ci danno indietro. È necessario, infatti, non costruire più tombe per contenere il cimitero, rispettando di più l’ambiente e limitando i costi di gestione».
Per questo gli ultimi 80 ossari che si andranno a costruire nel cimitero di viale Don Bianco non saranno più in cemento, ma prefabbricati in vetroresina così che, in futuro, i costi di gestione saranno abbattuti. Questi nuovi ossari saranno posizionati anche nei cimiteri di Variglie e Casabianca dov’è stato raggiunto il limite di spazio disponibile.
Da parte del sindaco Rasero sono andati i ringraziamenti al consigliere comunale Ferrero e agli uffici per il lavoro svolto nel corso degli anni nel cercare di rispondere alle esigenze del settore cimiteri, programmare l’uso degli spazi e la fruibilità degli stessi da parte dei concessionari. «In questo settore siamo riusciti a fare programmazione e recupero di spazi che abbiamo ristrutturato – conclude Rasero – Teniamo sotto controllo le necessità in base al numero medio dei morti annuali e la fruibilità effettiva dei loculi. Per questo cerchiamo di promuovere anche la cremazione, ma abbiamo anche scelto di abbassare i costi dei loculi dei piani più alti che, essendo più scomodi, dovevano essere almeno a buon prezzo. Per questo ringrazio il consigliere Ferrero che, gratis, fa un lavoro importante a favore di tutta la comunità».
Il sindaco ha anche annunciato che intende prestare ancora più attenzione alle esigenze dei cittadini che professano altre fedi religiose, a cominciare dai musulmani di Asti. Cittadini che hanno chiesto uno spazio dedicato per le loro sepolture e un ingresso al cimitero esclusivo che eviti il passaggio delle salme, durante le esequie, sotto la croce cristiana o altri simboli religiosi non pertinenti al loro credo.
[foto Billi]