Al campo dei sinti acqua razionata
Il vice sindaco Marcello Coppo (Fratelli d’Italia) li aveva avvisati e aveva dato loro alcuni giorni per iniziare a pagare l’acqua con un primo acconto di quanto dovuto. Ma, allo scadere del tempo, i nomadi sinti di via Guerra, ad Asti, non hanno effettuato il versamento richiesto (circa 100.000 euro dei 634.000 euro dovuti al Comune) e quindi, questa mattina, il vice sindaco è andato sul posto con alcuni tecnici per attivare il razionamento dell’acqua potabile.
I nomadi sinti, da oggi, non potranno più consumare acqua infinita senza pagare le bollette (i mancati pagamenti risalgono fino al 2003), ma avranno a disposizione 80 litri pro capite al giorno. Dovranno quindi regolarsi perché l’acqua sarà limitata e i rubinetti dovranno essere tenuti chiusi quando non la utilizzeranno altrimenti il limitatore scatterà automaticamente chiudendo i rubinetti.
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“Abbiamo provveduto al razionamento dell’acqua al campo sinti di via Guerra – annuncia il vice sindaco in un video pubblicato pochi minuti fa su Facebook – Con un passivo di circa 634 mila euro di bollette non pagate, siamo i primi che fanno qualcosa di concreto per risolvere l’emorragia di soldi. La stessa misura sarà presa anche per gli altri. Si passerà da circa 36mila metri cubi di acqua all’anno a poco più 2mila metri cubi con un risparmio (viste le nuove tariffe in vigore) di circa 100mila euro all’anno”.
Una vittoria per Fratelli d’Italia
Per Fratelli d’Italia si tratta di una vittoria e di un ulteriore passo verso il controllo dei campi nomadi di Asti nell’attesa che vengano definitivamente chiusi con un Piano specifico. “Se il limitatore dovesse essere manomesso, per qualunque motivo, l’acqua sarebbe immediatamente interrotta in tutto il campo” ha anche precisato Coppo.
“Si tratta di una semplice operazione di equità – aggiunge il sindaco di Asti Maurizio Rasero – Tutti gli astigiani pagano l’acqua e i nomadi di via Guerra, che sono astigiani come gli altri, non l’hanno pagata per tanti anni. Adesso basta. Oltretutto siamo stati di manica larga perché la legge prevede di erogare almeno 50 litri pro capite al giorno e noi abbiamo deciso di garantirne 80″.