Per l’Asti-Cuneo, l’autostrada A33 che collega i due capoluoghi di provincia del Sud Piemonte, c’è una data da segnare: martedì 30 dicembre. Sarà allora che anche l’ultimo tratto, tra Roddi e Cherasco, sarà finalmente percorribile rendendo l’autostrada, di fatto, un unico collegamento diretto tra Asti e Cuneo.
Apertura che avverrà, almeno fino ad aprile e per un breve tratto, solo su una carreggiata a doppio senso di marcia, ma già in piena sicurezza evitando così agli automobilisti il giro dell’oca sulla statale tra Verduno e diga di Cherasco. Fino al termine dei lavori il tratto sarà comunque gratuito. A confermare l’apertura dell’Asti-Cuneo, dopo decenni di attese, rinvii, cantieri infiniti e tante querelle, sono il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore ai Trasporti Marco Gabusi.
Domenica 28 dicembre il viceministro alle Infrastrutture, Edoardo Rixi, e lo stesso presidente Cirio annunceranno ed illustreranno ufficialmente l’apertura al traffico da martedì 30 dicembre. Rixi e Cirio, insieme agli assessori regionali Bussalino e Gabusi, ai sindaci e alle istituzioni del territorio, alle ore 10.30 percorreranno tutta la tratta da Asti fino allo svincolo con la A6 dove si farà il punto anche sulle opere complementari già autorizzate per oltre 40 milioni di euro.
«Ci eravamo impegnati a rendere interamente percorribile l’autostrada entro fine anno e così è – commenta Cirio – Finalmente le auto potranno entrare ad Asti, viaggiare fino a Cuneo senza mai uscire dall’autostrada, con un solo breve tratto nel quale si viaggerà a doppio senso di marcia in piena sicurezza su una carreggiata, ma solo fino ad aprile quando avremo l’intero completamento anche della seconda carreggiata. Naturalmente fino ad allora l’intera nuova tratta resterà gratuita. Si tratta di un grande risultato: quando sono diventato presidente nel 2019 era tutto bloccato: cantieri fermi, senza autorizzazioni e senza soldi. Abbiamo fatto un lavoro enorme, con il ministero, con il presidente Meloni e il ministro Salvini, che ringrazio, con il territorio e con la società concessionaria Asti Cuneo per centrare questo obiettivo: arrivare ad avere finalmente l’autostrada che abbiamo aspettato per tanto, troppo tempo e soprattutto mantenere la parola data ad un intero territorio che è tra i più laboriosi e produttivi d’Italia».