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Agricoltori

Asti, da domenica a martedì la protesta dei trattori in città con presidio e corteo

Presidio all’ex piazza d’Armi, corteo con i mezzi agricoli non oltre la zona industriale e quello in città solo a piedi

Lo avevano annunciato fin dal termine del presidio di quattro giorni che si era tenuto ad Alessandria: «Non ci fermeremo e non ci accontenteremo».
Sono gli agricoltori astigiani che hanno preso il testimone delle proteste dei loro colleghi europei e non intendono cedere.
Così la protesta, dopo aver toccato Alessandria, Torino (e Sanremo), domenica arriverà anche nella città di Asti. O, almeno, alle sue porte.
Infatti ieri gli organizzatori hanno concordato con la Questura giorni, termini e spazi di manovra per la protesta.
Anche se non è ancora confermato ufficialmente, gli agricoltori astigiani insieme a quelli alessandrini che ricambieranno la presenza, arriveranno in piazza Cosma Manera (ex piazza d’Armi) domenica e vi rimarranno fino a martedì.
Secondo un primo programma, nella giornata di domenica arriveranno i trattori, (si stimano almenoca 350 imprenditori agricoli, anche se non tutti con i loro trattori) si sistemeranno e dalle 7 alle 20 verrà tenuto un presidio fisso in cui, fra cartelli e proclami, verranno spiegate le ragioni del malcontento degli agricoltori.
Nella giornata di lunedì è previsto il corteo di trattori. Ma non arriveranno al cuore della città come chiesto e sperato dagli organizzatori; se non verranno cambiate le disposizioni, il corteo   si terrà ma solo intorno alla zona industriale della città. Intorno alle 15 è prevista la partenza da ex piazza d’Armi per percorrere via Delle Corse, viale al Pilone, corso Alessandria, via Maggiora fino alla rotonda di via Caboto per poi fare ritorno sullo stesso percorso. Prevista la partecipazione di circa 150 trattori.
Terzo giorno di protesta sarà quello di martedì quando, partendo nuovamente dalla ex piazza d’Armi intorno alle 14,30, gli agricoltori sfileranno in corteo verso il centro cittadino ma a piedi con, forse, solo qualche trattore simbolo della protesta. Il percoso di questo corteo prevede il passaggio in via Delle Corse, viale al Pilone, piazza Primo Maggio, via Calosso, corso Alla Vittoria con arrivo in piazza Alfieri dove attenderanno sotto il palazzo del Governo mentre una delegazione chiederà di essere ricevuta dal signor Prefetto.
Sarà l’ennesima occasione per tenere alta l’attenzione sulle tante richieste avanzate nelle scorse settimane.

A qualcosa la politica sta rispondendo, sia a livello nazionale che a livello regionale, ma di sicuro ancora non vi è nulla.
Gli agricoltori hanno deciso di battere il ferro in vista dell’importante appuntamento elettorale di giugno che prevede sia il rinnovo del Parlamento Europeo che, in Piemonte, della guida politica della Regione oltre alle amministrative comunali.
Gli agricoltori, raggruppati in più gruppi e comitati che si stanno muovendo in totale autonomia rispetto alle principali organizzazioni di categoria, non vogliono pagare sulla loro pelle il Green Deal europeo. Ma non ci stanno neppure ad essere additati come “avvelenatori” del suolo. Fra i meme più diffusi sui social vi è questo: «Non sono pesticidi ma fitofarmaci, cercate di capire la differenza». E si moltiplicano cartelli e post in cui gli agricoltori mettono in piazza i loro conti. Che si chiudono sempre con la solita constatazione: ai produttori vengono pagati prezzi che , quando va bene, pareggiano i costi.

Gli agricoltori astigiani, reduci da altri presidi, già nella giornata di venerdì parteciperanno alla manifestazione prevista ad Alba.

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