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Asti, davanti alla Prefettura un grido unanime contro le guerre, il riarmo e l’escalation militare

Associazioni e cittadini si sono uniti per chiedere alle massime istituzioni italiane ed europee di promuovere la pace per fermare la carneficina in corso dall’Ucraina al Medio Oriente

Questa mattina in piazza Alfieri, davanti alla Prefettura di Asti, si è svolta una manifestazione contro il riarmo, l’escalation militare e per dire stop a tutte le guerre. L’evento, organizzato da diverse associazioni locali, ha visto la partecipazione di cittadini preoccupati soprattutto per le escalation militari in Medio Oriente, Ucraina, Sudan e altre aree del mondo. Durante la manifestazione, promossa da A Sinistra – Casa del Popolo, CGIL Asti, ARCI Asti Langhe e Roero, ANPI Asti, Rete Welcoming, Noix de Kola, ACLI Asti, Legambiente e Asti Lab, è stata denunciata la carneficina provocata dai conflitti e la corsa al riarmo, presentata sempre più spesso come inevitabile. In Palestina, dove oltre 35.000 civili hanno perso la vita, l’annunciato intervento di terra da parte di Israele a Rafah ha suscitato un’allarme diffuso. I valichi già bombardati e occupati dai militari israeliani rappresentano un chiaro segnale di ulteriori violazioni del diritto umanitario.

In Ucraina, la guerra ha raggiunto un livello di escalation senza precedenti. Il governo russo ha minacciato l’uso di armi atomiche, mentre dall’altra parte, alcuni leader europei, come il presidente francese Emmanuel Macron, non escludono l’invio di truppe Nato per contrastare l’avanzata russa. Un altro tema centrale della manifestazione è stata la denuncia del tentativo di svuotare la legge 185/90, che regolamenta la vendita di armi. Sebbene la normativa preveda il divieto di esportazione di sistemi militari verso Paesi in conflitto o con gravi violazioni dei diritti umani, negli anni non è riuscita a fermare completamente tali esportazioni. Dai manifestanti è stato espresso un forte richiamo all’Unione Europea affinché ritrovi il proprio ruolo di inclusione e cooperazione.

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