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Asti, depositato un ordine del giorno in Consiglio comunale per il riconoscimento dello Stato di Palestina

I consiglieri di minoranza chiedono all’amministrazione Rasero di seguire l’esempio di altri Consigli comunali «che hanno approvato atti analoghi»

Anche il Consiglio comunale di Asti è stato chiamato a esprimersi sulla questione del riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell’Italia e dell’Europa. Sull’argomento è stato presentato un ordine del giorno firmato dai consiglieri comunali di minoranza Bosia, Ferlisi, Briccarello, Malandrone, Miroglio, Sutera, Vercelli, Miravalle, Migliasso, Crivelli e Saracco.

«“Bruciati vivi”. Negli ultimi giorni, decine di bambini e donne palestinesi sono stati uccisi così, dal fuoco delle tende in cui si erano rifugiati nel disperato tentativo di sfuggire ai bombardamenti più indiscriminati della storia – ricordano i consiglieri – Oppure sono morti nei crolli di scuole e Presidi sanitari bombardati incessantemente. Mentre le immagini dell’orrore scorrono e si incollano in tempo reale negli occhi del mondo, da ultimi tre paesi europei, Spagna, Irlanda e Norvegia, riconoscono formalmente lo Stato di Palestina. Perché non lo fa anche l’Italia?»

Il documento premette che il quadro di riferimento giuridico per il riconoscimento include il riconoscimento di Israele da parte dell’Onu e della Palestina da parte dell’Olp, gli Accordi di Oslo (che prevedono la soluzione dei ‘due popoli, due Stati’), e numerose risoluzioni Onu. Viene rimarcato il riconoscimento della Palestina come “Stato osservatore permanente non membro” all’Onu nel 2012 e il sostegno di principio del Parlamento europeo nel 2014. Inoltre, si sottolinea che l’Assemblea Generale dell’Onu, nell’aprile 2024, ha stabilito che lo Stato di Palestina è qualificato per l’adesione a pieno titolo all’Organizzazione, sebbene una proposta in tal senso sia stata bloccata al Consiglio di Sicurezza dal voto contrario degli Stati Uniti.

«La decisione di Spagna, Irlanda e Norvegia è un segno concreto della volontà di riconoscere il diritto all’esistenza del popolo palestinese contro il folle ma evidente tentativo di disumanizzarlo e di espellerlo dalla propria terra – aggiungono i proponenti – Riconoscendo formalmente lo Stato di Palestina si riconosce il diritto dei bambini, delle donne e degli uomini palestinesi di poter godere la stessa dignità, gli stessi diritti, la stessa libertà e la stessa sicurezza che sono riconosciuti agli israeliani. 139 Stati nel mondo lo hanno già fatto e presto saranno seguiti da altri paesi come la Slovenia, Malta e il Belgio. Perché non lo fa anche l’Italia? Come può la Presidente Meloni continuare ad essere sorda e cieca di fronte al massacro sistematico di un popolo?»

Nel caso l’odg fosse approvato dal Consiglio comunale, come spera la minoranza, si ribadirebbe la richiesta al Parlamento e al Governo italiano di riconoscere a tutti gli effetti lo Stato di Palestina come entità sovrana, nei confini precedenti all’occupazione del 1967 e con Gerusalemme capitale condivisa, di adoperarsi affinché lo stesso avvenga al Parlamento Europeo, di agire in sede Onu per un immediato riconoscimento della Palestina come membro a pieno titolo e di impiegare tutti gli strumenti per fermare la colonizzazione e l’annessione dei Territori Occupati Palestinesi.

I consiglieri invitano inoltre il sindaco e la giunta di Asti a trasmettere il documento alle sedi competenti nazionali ed europee e a diffonderlo alla cittadinanza e alle associazioni, sottolineando che molti altri Consigli comunali italiani hanno già approvato atti analoghi.

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