E’ stato festeggiato domenica mattina il decennale dell’inaugurazione della Casa Alpina di corso XXV Aprile, ai bordi del parco di Rio Crosio. Alla cerimonia sono intervenute rappresentanze di tutti i Gruppi della provincia che, dopo la deposizione di una corona davanti al cippo commemorativo, hanno assistito alla Messa celebrata dal vescovo emerito, mons. Francesco Ravinale. «I dieci anni di questa casa – ha detto mons. Ravinale nella sua omelia – riportano la memoria alle tante cose vissute per avviarne la realizzazione, alle fatiche sopportate ed alle soddisfazioni ricevute. Sono dieci anni che questa casa è disposizione degli Alpini, ma anche di chi ne ha avuto bisogno, perché gli Alpini sono sempre a disposizione della collettività.» Sull’altare sono stati deposti due cappelli, appartenuti a due Alpini “andati avanti”: Rina Torchio ha portato quello del marito Giuseppe, Walter Giaretto quello del padre Luigi, il capogruppo di Cortazzone scomparso pochi giorni fa.
Sono stati ricordati gli uomini che ebbero particolare rilevanza nella storia dell’A.N.A. di Asti, che ha loro dedicato degli spazi: sono Domenico Epoque, Oscar Gastaudo, mons. Guido Montanaro e Giovanni Pasetti. Alla cerimonia è intervenuto il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, che ha sottolineato l’importanza «del recupero di un parco di cui tutti gli astigiani possono fruire, grazie al lavoro degli Alpini. Da questa casa sono partite tante iniziative che hanno spesso avuto un grande ritorno per la collettività.»
Il presidente provinciale dell’A.N.A., Fabrizio Pighin, ha ricordato gli Alpini recentemente scomparsi, sottolineando che «oggi si sta vivendo una giornata di festa voluta da tutti, perché abbiamo vissuto dieci anni importanti, grazie all’impegno di chi ha pensato questa struttura e fra loro ricordo Elio Poncibò, Stefano Duretto e Adriano Blengio, a cui toccò l’inaugurazione: la nostra gratitudine va anche al sindaco Fabrizio Brignolo, che concesse il terreno. Questa è la casa degli Alpini, ma anche di tutti quelli che ne hanno bisogno: l’augurio che ci facciamo è che resti sempre un veicolo per compiere del bene.»
Infine, Pighin ha ricordato il lavoro svolto dalla Protezione civile, che rappresenta anche un importante richiamo per i giovani. Al termine dell’intervento è stato consegnato al presidente del gruppo sportivo “Pegaso”, Beppe Giannini, un contributo di 9 mila euro (nella foto di copertina il momento della consegna), frutto delle diverse iniziative di solidarietà. Un piatto di agnolotti per tutti i presenti ed il tradizionale taglio della torta hanno concluso la festa del primo decennale della Casa Alpina.