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Asti, don Emanuele Baviera è il nuovo parroco titolare di Montafia, Capriglio, Viale e Cortazzone

Nominato dal vescovo Prastaro, le aggiungerà a quelle di cui è già guida. Con lui il co-parroco don Francis, che era già da tempo al fianco di don Domenico Valsania scomparso a gennaio.

A cinque mesi dalla improvvisa scomparsa di don Domenico Valsania, parroco dell’unità pastorale Mamma Margherita, è arrivata dal Vescovo di Asti, monsignor Prastaro, la nomina della nuova guida delle parrocchie di Montafia, Capriglio, Viale, Cortazzone.

Sarà don Emanuele Baviera, attualmente parroco di Montechiaro, Cortanze, Piea, Cunico e Soglio, a prendere le redini in qualità di “titolare” (parroco moderatore e legale rappresentante) affiancato da don Francis Kunnathoor Thomas, già vice di don Domenico Valsania ed attuale reggente (in gallery in una foto con don Domenico).

«Essere co-parroci – scrive il Vescovo di Asti – significa che i due sacerdoti, ciascuno dei quali manterrà la sua residenza attuale, assumeranno la responsabilità delle comunità insieme ed insieme collaboreranno per accompagnare e guidare i fedeli. Il parroco moderatore avrà però il compito di finalizzare le decisioni e coordinare il cammino. Don Emanuele conserverà le parrocchie che precedentemente gli erano state affidate e don Francis diventerà co-parroco anche di queste».

Si parla di un totale di 9 parrocchie nella “striscia” di territorio da Capriglio a Montechiaro.

La cerimonia di ingresso del nuovo parroco si terrà a Montafia domenica prossima, alle 16,30 alla presenza del Vescovo che ribadirà ai fedeli quanto già comunicato stamattina nella lettera di incarico.

«La particolare conformazione geografica della nostra Chiesa astigiana e la scarsità del clero rendono necessario affidare più comunità ad un unico pastore o, in questo caso, a due co-parroci. Questa nuova modalità ha però bisogno della collaborazione e della corresponsabilità di tutti i fedeli. Si rende evidente il compito che la nostra Chiesa oggi deve affrontare di unificare cammini di comunità per avviarsi verso forme nuove di parrocchie capaci di essere un’unica comunità composta da diverse comunità. Cammino che, nel nord della Diocesi di Asti, è già iniziato da tempo».

Fra i fedeli dell’unità pastorale Mamma Margherita, che hanno accolto con gioia la nomina di don Emanuele e l’incarico prestigioso affidato a don Francis che già conoscono, serpeggia però l’incertezza sulle nuove modalità di gestione delle parrocchie. Tutti si rendono conto che sono tante e due sacerdoti sono pochi per poter mantenere abitudini religiose e riti precedenti. C’è dunque molta attesa per le decisioni che verranno prese dopo l’insediamento ufficiale di domenica prossima. In particolare si attende la decisione sul rinnovo della collaborazione con il vicino Colle don Bosco che per decenni ha messo a disposizione i suoi sacerdoti per celebrare le messe domenicali nelle parrocchie in cui il parroco titolare non poteva essere presente.

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