Questa mattina si è spento Carlo Sottile, 86 anni, personaggio di spicco della sinistra astigiana.
Sottile si è sempre speso con grande generosità nelle lotte per i diritti dei più deboli ed è stato uno dei fondatori del Coordinamento Asti Est. Proprio le battaglie civili per il diritto alla casa che da trent’anni a questa parte si sono svolte in città lo vedevano come protagonista indiscusso, sempre al fianco di chi, anche attraverso le occupazioni, rivendicava l’accesso ad un tetto sopra la testa.
Pensionato Telecom, la sua attività politica lo ha accompagnato fino all’ultimo, sempre dalla stessa parte, sempre con le stesse convinzioni di uguaglianza sociale declinate di volta in volta alle necessità emergenti.
Colpito da un male incurabile, la sua ultima uscita pubblica risale ad appena due mesi fa quando ha voluto essere vicino ai richiedenti asilo pachistani che dormivano sui gradini della Questura di Asti.
Commovente le parole a lui dedicate dal Coordinamento per annunciare giorni e orari dell’ultimo saluto a Carlo: “Carlo è una di quelle persone che lascia l’impronta. Chiunque lo abbia conosciuto, oggi, sente un vuoto. Ha saputo mettere allo specchio i volti di chi ha incontrato nella sua vita. Ha saputo mettere allo specchio la nostra città, la nostra comunità. Carlo non ha semplicemente fatto delle “cose” con le persone. Carlo ha saputo inserire il suo agire, il suo pensare, il suo costruire relazioni nei cicli della Storia umana. Carlo ha saputo mantenere l’equilibrio tra il posizionamento politico nei processi della Storia e l’umanità di tutti i giorni. Carlo non si è mai arreso al Realismo Capitalista generato dalla (come avrebbe detto lui) “cultura dominante”. Carlo ha costruito ponti tra le difficoltà degli individui e i processi collettivi di liberazione.