Per anni è stato uno dei protagonisti della politica astigiana, un uomo di centro, dall’animo democristiano, molto attento alle istanze del territorio e con un forte senso di appartenenza alle sue radici siciliane. Questa notte, dopo una lunga malattia, è morto ad Asti Salvatore Ingrasci, 84 anni.
Originario di Milena (CL), in gioventù fu anche pugile sostenendo circa 80 combattimenti prima come “peso mosca”, poi come “gallo”, ottenendo numerose vittorie. Dopo il ritiro dal ring, l’amore per la boxe continuò ad accompagnarlo facendolo diventare anche presidente dell’associazione Asti Boxe.
Ma è soprattutto con il suo lavoro alla Camera di Commercio di Asti, dove per 39 anni fu responsabile della portineria (mentre la moglie gestiva il bar interno), che Ingrasci si è fatto conoscere dagli astigiani. Camera di Commercio nella quale ha iniziato la sua lunga esperienza politica soprattutto tra le fila della Democrazia Cristiana e, successivamente, nel Popolo della Libertà.
Alle elezioni amministrative comunali del 1985, Ingrasci risultò il secondo degli esclusi, con 708 voti, dimostrando di essere giù un punto di riferimento importante per la numerosa comunità di milocchesi dalla Sicilia giunta ad Asti in cerca di lavoro e nuove opportunità.
Non a caso Ingrasci aveva una grande capacità di creare rete con le istituzioni, di ascoltare i cittadini e farsi promotore di iniziative volte a risolvere piccoli o grandi problemi che li colpivano da vicino. Una capacità riconosciuta anche dai suoi avversari politici che certo non gli risparmiarono critiche nel corso degli anni, ma che, “sotto sotto”, lo ammiravano per essere un eccellente organizzatore sempre pronto a buttarsi a capofitto nelle imprese più difficili.
L’ha fatto in qualità di presidente dell’associazione Arc Piemonte o ai vertici del Movimento a difesa dei diritti del consumatore. È stato anche nel Consiglio Nazionale del Movimento Cristiano Lavoratori, tra i responsabili del Patronato Sias e ha avuto un’esperienza importante anche nel Consiglio della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti.
Ingrasci lascia la moglie Marzia, i figli Franco (che è stato anche consigliere comunale), Annalisa e i nipoti Nicoló, Melissa e Leonardo. Il rosario sarà recitato mercoledì alle ore 19 nella chiesa di San Pietro, ad Asti. I funerali si svolgeranno giovedì 3. luglio, alle 9.45, sempre a San Pietro.