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Sigla del gemellaggio tra Asti e Nanyang14
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«Asti e Nanyang gemellate, siano un esempio nei rapporti tra Italia e Cina» [Fotogallery]

Questa mattina in municipio è stato siglato il gemellaggio tra le due città che intensificheranno i rapporti commercial, culturali e turistici «per sempre»

«Il mio augurio è che il rapporto tra Asti e Nanyang duri per sempre e sia da esempio nei rapporti tra la Cina e l’Italia». Così il vicesindaco di Nanyang, Yang Shuguang, ha commentato la firma del gemellaggio tra la nostra città e la metropoli cinese che si trova nella provincia di Henan e che conta 12 milioni di abitanti. Martedì mattina, giorno del Santo Patrono di Asti, una delegazione proveniente da Nanyang è stata accolta in municipio per la firma del documento che sancisce una maggiore collaborazione tra le due realtà dal punto di vista culturale, commerciale, turistico e di cooperazione in vari settori strategici.

In testa alla delegazione c’era il Console Generale Cinese a Milano, Liu Kan, il rappresentante del Governo di Nanyang, Li Kang, ma anche altri amministratori chiamati a essere testimoni di quello che il sindaco Maurizio Rasero ha definito «l’inizio di un lungo percorso». In sala anche il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il suo vice Fabio Carosso, l’assessore Marco Gabusi, il prefetto di Asti Claudio Ventrice, l’assessore comunale ai Gemellaggi Riccardo Origlia, la Giunta, i rappresentanti della Banca di Asti e tutte le più alte cariche civili e religiose.

La delegazione cinese è stata accolta in piazza San Secondo dagli sbandieratori e dai musici dell’Asta e, con loro, da tutti i gonfaloni dei comitati Palio. Uno spettacolo di bandiere e musica molto applaudito dalla delegazione che ha di certo apprezzato anche aver visto gli sbandieratori alzare al cielo la bandiera rossa cinese. «Valore, rispetto e orgoglio per la storia sono aspetti che uniscono i nostri due popoli – ha commentato Cirio – La firma del gemellaggio è l’inizio di una nuova collaborazione tra i due territori. Le regioni d’Italia sono tutte belle e importanti, ma l’Italia è nata in Piemonte».

Il console cinese Liu Kan ha più volte ringraziato la comunità astigiana chiamandola «amica» e ha riconosciuto che la nostra regione «è un posto molto sviluppato dal punto di vista economico. È per questo, ha aggiunto, «che la collaborazione tra Cina e Piemonte è molto forte». «I gemellaggi non nascono per caso – ha osservato Rasero prima della firma del documento – ma hanno una lunga storia alle spalle. Però, se oggi siamo qui, lo dobbiamo a Zhao Zhijun (responsabile della Nanyang Cijan Auto Shock Absorber Co che ha acquisito la Waya ndr) grazie al quale ho potuto conoscere la Cina».

La mattinata del gemellaggio ha poi avuto un secondo momento di confronto alla Camera di Commercio dove la delegazione cinese ha incontrato gli imprenditori astigiani.

[fotoservizio Ago]

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