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Asti, entro 4 mesi saranno ristrutturati 65 alloggi popolari

Promesso dall’assessore al Welfare della Regione Chiara Caucino in visita ieri ai quartieri popolari di Asti

Promesse importanti quelle che ieri pomeriggio l’assessore al Welfare della Regione Piemonte Chiara Caucino ha fatto agli assegnatari delle case popolari di via Madre Teresa di Calcutta durante un sopralluogo per rendersi conto di persona di una parte del patrimonio di edilizia pubblica regionale.

Ha detto che fra le priorità del suo assessorato vi è quella di un recupero celere dei tanti alloggi popolari cosiddetti “di risulta” che  allo stato attuale sono vuoti. Si tratta degli alloggi che sono stati lasciati dai precedenti assegnatari ma che non possono essere riassegnati perchè necessitano di piccoli interventi di ristrutturazione. La Regione, ha detto la Caucino, ha messo a disposizione qualche milione di euro per porre mano a questi lavori e rimettere nel giro di 120 giorni questi alloggi di nuovo a disposizione delle lunghe graduatorie di chi aspira ad un alloggio popolare.

In provincia di Asti, come ha confermato il presidente ATC Sud Piemonte del quale facciamo parte, Paolo Caviglia, sono 65 le unità abitative che nell’autunno potranno essere riassegnati dopo i lavori di intervento.

L’assessore e il presidente Atc, accompagnati dagli assessori comunali di Asti Mariangela Cotto e Marco Bona oltre che dal direttore Atc Lovera, hanno fatto visita ad un condominio del quartiere dei tetti blu e hanno raccolto le lamentele direttamente dai condomini. Reduci da un sopralluogo dei Vigili del Fuoco che hanno dichiarato lo stato di inagibilità dei garage a causa di importanti infiltrazioni d’acqua e, come constatato di persona dalla delegazione, di ammassi di rifiuti.

L’assessore è stato poi portato in via Pasolini per vedere invece un intervento di recupero di due palazzine popolari, costuite negli Anni 80, che sono state totalmente efficientate energeticamente e ristrutturate negli impianti e nei serramenti.

Con uno sguardo ai due “ecomostri” che campeggiano sul quartiere Praia, ovvero gli scheletri di due condomini popolari che, a causa del fallimento dell’impresa e del lungo contenzioso che ne è nato, sono incompiuti da anni.

(Fotoservizio Billi)

 

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